Questa formazione olandese ha una lunga storia fatta di underground e di innumerevoli cambi di formazione dietro di sé, tanto che ha a lungo rappresentato una specie di serbatoio ove varie bands andavano a pescare musicisti. Finalmente ora, una volta messa in piedi una formazione (forse) stabile e qualitativamente affidabile, giunge anche il sospirato contratto discografico. Immagino che i molti cambi di line-up abbiano comportato anche vari mutamenti di stile nella loro musica, ma grosso modo si potevano inserire i LIGHT nel filone hard-pop-Prog, a quanto dicevano le cronache. Sorpresa... il CD che abbiamo qui in esame si presenta con una musica dalle due facce: la prima è abbastanza vicina a ciò che ci si aspettava, ma occorre dire che la proposta è di sicuro meno pop dell'atteso. Si parla di pezzi di media durata, sicuramente tirati e dalla ritmica sostenuta, ma con un grande utilizzo di tastiere e che non sfugge minimamente alla definizione di rock sinfonico. Sicuramente appassionanti i due brani d'apertura "Following eyes" ed "Elephants on tightrope", così come i 9 minuti di "Just feelings", i quali mostrano un new-Prog abbastanza dissimile dalla scuola Marillion/IQ ma ugualmente godibile dagli appassionati del genere. La seconda faccia di cui parlavo è rappresentata dai quasi 22 minuti della suite "Dreams", che funge quasi da spartiacque in mezzo al CD: il gruppo viene qui raggiunto addirittura da un'orchestra, la quale fornisce il suo discreto apporto a questa composizione che, a differenza del resto dell'album, che raggiunge un'abbondante sufficienza ma niente di più, è da considerare di notevole livello. Il rock sinfonico non è qui da intendersi come un qualcosa di pomposo e ridondante, bensì come, appunto, una sinfonia avvolgente che ci accompagna, senza farcene accorgere, senza troppi scossoni, per quasi mezz'ora della nostra vita. Un disco dunque che può certamente lasciare soddisfatti.