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BILL LUBERA Global warning autoprod. 2010 USA

Domanda: il fenomeno dei guitar-heroes va inserito nel filone progressive? Indubbiamente vi sono pregi e difetti che accomunano i due fenomeni: una (almeno ipotetica) ricerca costante di nuove soluzioni, da un lato, ed il rischio di arenarsi sui soliti schemi e sterili virtuosismi, dall’altro.
Ma la domanda resta: il genere “instrumental guitar” è prog? O magari prog metal? L’interrogativo si pone perché l’americano Bill Lubera, nei credits del suo primo album autoprodotto, definisce i suoi dieci brani “instrumental progressive” e “neo-classical progressive rock”.
Che i pezzi siano neo-classical oriented non ci piove, anche perché, essendo stato Lubera allievo di George Bellas (definito da un magazine di addetti ai lavori come “… un Malmsteen con sei-sette dita in più”), era inevitabile. Bellas ha anche prodotto e mixato l’album, programmando gli altri strumenti che fanno da contorno ai virtuosismi dell’allievo.
Che dire? Esecuzioni come quelle di “Heatwave”, “Tsunami” (che sembra più che altro un collage di vari pezzi), “Firestorm” e “Hurricane” potrebbero effettivamente essere inquadrate nell’ambito progressive, con tanto di tastiere a tratti stile Genesis del periodo d’oro.
L’iniziale “Blizzard”, “Iceberg” e “Tornado”, invece, sono i classici brani strumentali da virtuoso neoclassico, suonati comunque con fantasia.
“Earthquake” ed “Evacuation” risultano più che altro degli esercizi didattici di stile, mentre “Silver Lining” è una semplice chiusura pseudo sinfonica.
Nonostante esistano degli elementi prog, questo “Global Warning” è il classico disco per gli amanti delle sei corde, suonato bene e con fantasia, che però a volte si mostra carente per l’assenza di una vera band alle spalle (di certo non siamo ai livelli di “Uncertain Terms” di Greg Howe, questo è sicuro!). Se tra i fan delle convenzionali band progressive rock o progressive metal ci sono anche coloro che apprezzano questi tipi di lavori, bene. Altrimenti, mollate il colpo.
Comunque, ora sapete esattamente cosa aspettarvi. Sta a voi stabilire se Bill Lubera rientra tra i vostri gusti musicali oppure no.



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Michele Merenda

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