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FRÉDÉRIC L’EPÉE Music for lovers autoprod. 2003 FRA

Tra i diversi gruppi che avevano chiuso il ciclo della grande stagione del progressive rock francese degli anni settanta, anche gli Shylock avevano portato avanti un discorso musicale dalle sonorità marcatamente legate ai King Crimson, specialmente grazie al chitarrista e compositore Frédéric L’Epée, sorta di novello Robert Fripp: due dischi usciti su CBS, insieme ai loro compagni d’etichetta Pulsar, per poi soccombere al riflusso finale con l’arrivo degli anni ottanta... Passato il momento di sbandamento, L’Epée è riuscito a dare una buona continuità alla propria attività musicale, prima con i brillanti Philarmonie (quattro album per Cuneiform) e più recentemente con i più hardeggianti, sempre in un ottica crimsoniana, Yang: tra queste due esperienze troviamo la sua attività in solitario, commercialmente di basso profilo ma di grande interesse artistico. Una particolarità è stata quella di voler affiancare le proprie composizioni scritte ad una serie di lavori di musica completamente improvvisata, registrati simultaneamente ed in parallelo con i lavori più “regolari”... Quello che trattiamo in questa sede è l’ultimo dei suoi dischi classici, “Music For Lovers” suonato e registrato in totale solitudine durante la primavera-estate del 2002 ed ora a distanza di circa dieci anni disponibile attraverso un più agevole acquisto (eventualmente anche tramite download) sul sito internet Bandcamp. Stampato su un artigianale ed elegante cd, “Music For Lovers” ci offre un buon esempio dello stile che L’Epée ha maturato nel corso degli anni, qui in una dimensione prettamente intimistica ed elettroacustica, in cui il suono elettrico della chitarra viene filtrato e trattato mediante utensili e vari (legno, carta, pezzi di plastica...) posizionate tra le corde oppure sui pickups in modo da dare al suono una particolare contrapposizione tra gli effetti elettronici ed un’atmosfera più naturale ed acustica... Gli otto brani di “Music For Lovers” sono in effetti come dei quadretti impressionistici in cui fragili melodie ed atmosfere crepuscolari ci accompagnano attraverso paesaggi onirici ed esotici... il mood di “Music For Lovers” è comunque piuttosto positivo e rilassato, non così romantico come ci si potrebbe aspettare dal titolo, a tratti quasi rituale e celebrativo, rituali ed atmosfere che ci rimandano alle suggestioni del lontano oriente... Le basi musicali da cui prende ispirazione “Music For Lovers” sono quelle tipiche dell’ambient, del minimalismo e della world-music: al tradizionale legame con Robert Fripp si affiancano discrete velleità ambientali “Eno-logiche” (si ritorna quindi ciclicamente alla coppia Fripp-Eno), insieme ai vari discepoli dell’ambient chitarristico come Michael Brook, senza tralasciare qualche spunto delicatamente noise e lievemente psichedelico... Nella poesia musicale di “Music For Lover” si respira così una fresca vitalità ed un grande senso di libertà , nei suoi momenti migliori come nell’armoniosa ed evocativa “Caresses Du Vent Et De La Pluie Sur Le Huang Shan” si ha la netta impressione di poter andare ben oltre la semplice funzione dell’ascolto...



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Giovanni Carta

Collegamenti ad altre recensioni

FRÉDÉRIC L’EPÉE Le mont analogue 2000 
SHYLOCK Île de fièvre 1979 (Musea 1996) 

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