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LOGOS L'enigma della vita Andromeda Relix 2014 ITA

Addirittura 13 anni sono trascorsi dalla precedente uscita discografica (“Asrava”, il titolo di quello “storico” album) dei LogoS. Stabilizzata la line-up attorno a Luca Zerman (voce, organo, Mellotron, synth), Fabio Gaspari (batteria e basso), Claudio Antolini (pianoforte e synth), Massimo Maoli (chitarre - che ha nel frattempo lasciato il gruppo) e a Alessandro Perbellini (batteria - in qualità di ospite sull'album, ma recentemente rientrato a pieno titolo nella band), “L'enigma della vita” è il titolo scelto, per il rientro in grande stile, dai ragazzi veronesi. Undici le composizioni per oltre 75 minuti di musica, mentre una splendida copertina, un bel booklet con i testi dell'album ed evocative fotografie, completano il tutto. Si tratta di un concept ed “Antifona”, con le sue atmosfere sospese, ci introduce nel mistero della vita secondo i LogoS. Il viaggio si concluderà dieci brani più tardi con “Il rumore dell'aria”. Difficile descrivere tutti i pezzi perché l'omogeneità è la caratteristica più evidente di “L'enigma della vita” e malgrado sia innegabile un prevalere delle tastiere in molti brani, la chitarra elettrica di Maoli non sta certo a guardare e si ritaglia ampi e sontuosi spazi (“Venivo da un lungo sonno” ed “In fuga” sono per citarne un paio) a mezza via tra Gilmour e Latimer. Talvolta le sonorità vintage prevalgono grazie all'abbondante uso di Hammond da parte di Zerman (ancora “In fuga”) o ai duetti chitarra/organo (“Alla fine dell'ultimo capitolo”). Non mancano momenti acustici importanti (l'intro alla dodici corde di “In principio”, lo struggente pianoforte di “In quale luogo si ferma il mio tempo”). La voce di Zerman, seppur a volte un po' “timida”, è ben calata nel contesto del concept e mai soverchia le notevoli digressioni strumentali di tutto il gruppo. Ed è proprio uno strumentale, “N.a.s.”, il vertice compositivo dell'album: un'impazzita scintilla creativa, ricca di magnetismo anni ‘70 (Le Orme, i Genesis...) che sintetizza in modo ammirevole le notevoli doti del gruppo. Il quale, oltre che ripetersi e migliorarsi, ha ora il DOVERE di non farci aspettare altri dieci e più anni per avere del nuovo materiale da pubblicare. Uno degli album più coinvolgenti di questo 2014. Ma (per gli scettici è doveroso) aggiungo che siamo solo a Giugno, dai...


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Valentino Butti

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