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LAGARTIJA |
Amore di vinile |
Lizard |
2014 |
ITA |
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Mi era piaciuto molto il precedente album dei Lagartija del quale avevo apprezzato, tra le altre cose, la ricerca di una via personale ai suoni e alla composizione. "Amore di vinile" segue la stessa strada nel suo essere scarno ed essenziale, nel centellinare invece che nell'abbondare. Questa volta, però, mi sono domandato durante l'ascolto se la musica dei Lagartija fosse veramente progressive, tutta o in parte, e ho subito concluso che non me ne fregava niente. Non è necessario porsi questo problema ma, se proprio a qualcuno interessa, ci troviamo di fronte ad un felice miscuglio tra cantautorato, post rock e prog. Si rischia però di essere riduttivi perché i Lagartija sono bravi a creare emozioni e sensazioni più che canzoni, suite o composizioni. L'album è permeato di indolenza e malinconia, le atmosfere sono morbide e avvolgenti, da godere a occhi chiusi, magari abbracciati a qualcuno ad ascoltare i testi spesso semplici, a volte ripetitivi e ossessivi, in apparenza ingenui, cantati altrettanto ingenuamente da Sara Aliani (in un paio di brani è invece quella di Andrea Poggi la voce principale). Mentre "Particelle" aveva sovente un suono più torrido e bruciante, "Amore di vinile" è pigro e rilassato, anche se non svogliato. Ci sono poche note, molta emotività e nessun virtuosismo. La chitarra, pulita o in overdrive, suona principalmente accordi e arpeggi di accompagnamento alla voce, oppure si sfoga in lunghe ondate di feedback usate in senso musicale. Gli assoli sono ridotti all'essenziale, ci sono i fiati a decorare ogni tanto i brani e le tastiere sono rappresentate solo dall'organo Farfisa e dal piano Rhodes. E’ però la batteria a fare da guida nel suo stile jazzato e soffuso, quasi a voler creare ambiente e soffiare "aria" tra gli strumenti. La durata di soli trentacinque minuti può essere considerata un difetto, e in effetti lo è. Il vantaggio, invece, è che l'album si può ascoltare tutto d'un fiato, complice anche il suo essere molto omogeneo, oppure più volte di fila con la sicurezza che difficilmente potrà stancare. Il disco è ancora un'ottima prova, una conferma che i Lagartija hanno una personalità musicale ben definita e sono capaci di fare musica con classe. Da ascoltare assolutamente.
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Nicola Sulas
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