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LYNNE |
The void |
Cyclops |
1997 |
NOR |
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Bjørn Arild Lynne è un nome che suonerà nuovo a molti di voi pur annoverando nel suo palmares ben quattro opere prima di "The void". Il lavoro di Lynne è caratterizzato da una continua evoluzione musicale che lo porta ad esplorare sempre nuove dimensioni stilistiche. Abbandonati i sicuri rifugi che il folk scandinavo offriva, il buon Lynne si avventura con questa opera sempre più nel mondo del progressive elettronico, lambendo non di rado i confini della new age. Immaginatevi un astronauta del ventitreesimo secolo chiuso da solo in uno shuttle interplanetario senza controlli, lanciato nello spazio profondo con una riserva alimentare per tutta la vita. Cosa riuscirà a vedere? Cosa proverà nell'immensa solitudine che lo circonda? Lynne cerca di tradurre in musica le ansie, le scoperte, le emozioni di tale viaggio. Un viaggio che in definitiva rappresenta un'esplorazione di noi stessi, alla ricerca di una soluzione univoca e certa ai grandi quesiti di sempre. La risposta a tali quesiti ci viene fornita in "The void" tramite l'indecifrabile alfabeto delle emozioni musicali, ed è una risposta che non è possibile descrivervi a parole, può solo essere sentita dentro di noi. Lynne riesce ad uscire dagli stereotipati schemi delle one-man-band proponendoci questa miscela di emozioni che soltanto il vecchio Mike Oldfield era riuscito a suscitare in noi una ventina di anni fa.
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Giovanni Baldi
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