Vedetela un po' come volete, ma a me la musica dei Morpheus piace parecchio; magari mi ricorda un po' quello splendido disco che è il primo dei canadesi Miriodor, cui in effetti può assomigliare come sonorità ma non troppo quando si parla di temi musicali e ritmiche. Se è vero che i Morpheus erano un gruppo in cui sax e flauto facevano, per così dire, le funzioni delle tastiere, è altresì vero che la musica proposta non ha per questo molte assonanze canterburyane. Si parla di un rock unicamente strumentale quasi psichedelico, anche se non molto acido, in cui i lunghi fraseggi di sax la fanno spesso da padrone, sovrapponendosi a basi ritmiche incessanti e quasi monotone, con pochi ma mirati interventi di chitarra dalle sonorità quasi blues. A dispetto della presenza della suite "Abflug" (cui si aggiungono i 20' della bonus-track "Morpheus jam"), i momenti migliori dell'album vanno ricercati nei brani iniziali. Una buona ristampa, in definitiva, ricca di motivi d'interesse.