Home
 
MIDIAN Soulinside Pick-up 1994 ITA

A partire dal titolo, continuando con la copertina, sembra di avere a che fare con un disco di new age. E invece no! ! ! Chi si ricorda la recensione del demo di questa band toscana, può già immaginarsi il contenuto ed il livello qualitativo di quest'album. Si parla di metal-Prog molto ben fatto, con parti molto personali. A questo proposito gioca a favore il bell'utilizzo del violino ed il cantato che spesso è a due voci, entrambe ottime, senza parlare di rock FM, come invece succede spesso in questi casi. Si comincia subito a spron battuto con "In my winter": sezione ritmica, violino e voci subito in bella evidenza con begli assoli di chitarra a condire il tutto. "No god for me", già presente nel demo, fa un grande uso del violino e ci affascina così come successe al suo primo ascolto. Gli arrangiamenti sono un po' più metal che in passato, ma le sfaccettature della musica dei MIDIAN sono così tante che è riduttivo puntare l'indice solo su questo fattore. Prendiamoci una pausa con l'acustica "Inside" (ci ricorda qualcosa di analogo dei Deus Ex Machina), e riprendiamo la grande corsa con la susseguente "Poem", che è bella potente. Fa un certo effetto ascoltare contemporaneamente i fraseggi di un violino e delle schitarrate heavy, ma è questo il trucco. "Wind" è il pezzo più lungo del CD (7'13") e prosegue sulla linea già descritta, mentre il breve brano successivo è così strano... che non ne posso neppure trascrivere il titolo, molto crimsoniano, direi (c'è molto Re Cremisi nella musica dei MIDIAN). "The road" è il riarrangiamento di "I", presente sul demo: bella ora come allora; la conclusiva "One to another", infine, è un pezzo tirato piuttosto breve in cui però il gruppo non manca d'inserire le sue 2-3 cosette peculiari, stacchi di violino, ritmica precisa e potente, soli di chitarra. Il CD, a differenza di altri, è piuttosto breve: ciò non fa che accrescere la sete di ascoltarne il seguito.

 

Alberto Nucci

Italian
English