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JASUN MARTZ The pillory All Ears/PBR 1978 (APM 1994) USA

"The pillory" è un'imponente opera colta, profonda e complessa composta per un'orchestra elettro-acustica di 40 musicisti. Raccoglie elementi di musica elettronica, contemporanea, progressive e classica muovendosi ambigua fra questi ambiti per giungere a dare forma ad un insieme assolutamente organico e ben lontano da ciò che abitualmente gira nei lettori cd. Il lavoro potrebbe essere semplicisticamente etichettato come musica d'avanguardia elettronica ...assolutamente sbagliato visto che la concezione dell'opera non è assolutamente riconducibile a questo non genere e, ad esempio, un ruolo chiave è svolto da uno strumento tanto primitivo e superato quale il mellotron. Pubblicato originariamente nel 1978 trova qui il riconoscimento che viene da supporto ottico ad opera della Ad Perpetuam Memoriam, etichetta svedese impegnata nel ripescaggio di proposte assolutamente fuori da ogni ottica di mercato; non è comunque corretto parlare di ristampa in quanto l'assoluta inesistenza di legami spazio-temporale con il mondo terreno permette di gustare "The pillory" con la stessa freschezza che aveva nel 1978. Strutturato in 9 movimenti costituiti in modo tale che tutti siano ritrovabili in ognuno dei singoli, descrive la metamorfosi di quella che l'autore definì "Lusion" in antitesi ad illusion; rappresenta quindi la parabola della realtà di qualunque entità ...persona, cosa, tempo, posto, pensiero attraverso 9 fasi definite Pre-Nascita(morte)-Percezione-Restrizione-Adattamento-Limite-Ribellione-Giudizi o-Morte(nascita). Jasun disse: "le persone che ascoltano "The pillory" sono abitualmente colpite sia in modo positivo che negativo...nessuno sembra comunque rimanere uguale dopo aver ascoltato questa musica!". Forse una considerazione eccessiva. Forse no.

 

Luca Rodella

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