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Secondo lavoro per i californiani MAGELLAN ed è una graditissima riconferma dell'ottimo "Hour of restoration". La musica che propone il trio composto dai fratelli Gardner (tastiere, chitarre e voci) e da H. Imbrie (basso, voce) è heavy-prog in cui tastiere e derivati si ergono ad assoluti protagonisti, coadiuvati da una chitarra molto dura, da cori molto sostenuti e da una batteria (programmata) efficace e incalzante. In questo secondo lavoro è tuttavia presente un batterista umano in un solo pezzo ("Waterfront weirdos", uno dei pezzi migliori) ed è niente meno che Doane Perry, ex JETHRO TULL. Comunque buoni gli altri brani presenti sul CD con in evidenza un piccolo gioiello, "Storms and mutiny", che non vi lascerà respirare con i suoi continui cambi di tempo e melodia. Molto bello anche, come accennavo sopra, "Waterfront weirdos", una delle tre canzoni di 11 minuti, con un accattivante intro di pianoforte molto marillioniano; bella anche "Virtual reality". Complessivamente quindi 50 minuti di puro Progressive ad alto livello; manca forse una gemma come "Magna Carta" presente sul primo album e d'altra parte non ci sono in "Impending ascension" quelle cadute di qualità forse presenti nell'album di esordio. Posso consigliare qualcuno? Voi amanti del new-Prog non potete perdervi queste fresche e dure sonorità targate California. Voi amanti del Prog classico non potete perdervi un album in cui la struttura e complessità di certi pezzi vi farà senz'altro ricordare i noti mostri sacri. Forse qualcuno mi accuserà di esagerare o di aver bevuto un po' (vero, vero - NdR) ma, secondo me, con i MAGELLAN è nata una stella di prima grandezza nel firmamento della musica Progressive. Basti pensare alla originalità e talvolta genialità con cui questa band ha saputo distinguersi, nello spazio di soli 2 album, nel mare di nuovi gruppi che pullulano la scena Prog attuale. In conclusione, come avrete intuito, "Impending ascension" ed il primo "Hour of restoration" sono lavori da accattare al più presto se non altro per avere nella vostra collezione la musica dei MAGELLAN che a mio avviso rappresenta l'anello di congiunzione tra il filone heavy stile Queensryche, Dream Theater e un filone più tradizionale sul genere Yes, Kansas, EL&P. La nota negativa: gli assoli di chitarra sono centellinati al massimo.
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