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MANITOU |
Looking for the lost |
Mojo Records |
1992 |
UK |
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Questa band, che esiste dal 1986, solo adesso arriva a mettere in circolazione il proprio materiale, e la cosa è piuttosto singolare, dato l'alto grado di professionalità della band stessa che avrebbe dovuto spingerla a produrre almeno dei demos, giusto per farsi conoscere. La cosa è spiegabile dicendo che anni fa un loro vecchio manager se ne scappò col master di un album già pronto! Il rock dei Manitou è abbastanza piacevole; si tratta di un bel crossover tra un rhythm'n'blues non esasperato ed un pop talvolta leggero, talvolta meno. Tra i 10 titoli presenti nell'album, una buona parte potrebbero essere utilizzati come potenziali singoli; particolarmente accattivante in questo senso è "Last stop Jericho". Non mancano titoli potenzialmente appetibili per orecchie un po' più smaliziate, come la bella (e troppo breve) "When the wind blows" o la strumentale "Alaska", o ancora "Medicine man", molto ispirata al nome del gruppo. Come vi dicevo all'inizio, questa band è molto professionale e non c'è certo da rammaricarsi per cattive registrazioni o scarsa produzione: un complimento a loro per questo. Il fatto che l'etichetta sia in pratica l'etichetta del gruppo, e che esso sia un po' fuori dal giro, fa sì che questo CD non sia facilmente reperibile da noi, ma forse l'articolo può interessare qualcuno che ha voglia di sbattersi un po'...
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Alberto Nucci
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