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I Magellan tornano dopo diverse vicissitudini discografiche e familiari (che a quanto sembra hanno messo Gardner in cattive acque dal punto di vista economico) con un nuovo cd. Nuovo? direte voi. Beh! in effetti è un po' che il lavoro in questione è uscito, ma solamente ora siamo qui a parlarvene (proprio quando arriva la notizia di un nuovo cd quasi pronto).
Ebbene, questo "Impossible Figures" sicuramente rappresenta una svolta del gruppo, nel senso che si sente forte l'odore di un ritorno al passato. In effetti la musica ricorda molto più da vicino i primi due lavori dei Magellan che non gli altri. I brani sono ben strutturati e composti (ma questo è un marchio di fabbrica di Gardner e Co.), i richiami a soluzioni un po' ardite ci sono, la potenza e la forza sono distribuite equamente lungo tutte le tracce... Tuttavia forse un leggero senso di incompiuto rimane. Sembra quasi che il cd sia stato fatto in fretta e furia per uscire, vendere e guadagnare qualche soldo. Attenzione, non sto dicendo che non sia bello, anzi!
I brani che comunque risaltano sono sicuramente "Confessor's Overture", legata a "Hymn for a Heathen", poi "World Groove" e "Feel the Cross".
Lo consiglio un po' a tutti gli amanti del pomp prog e dell'hard prog. Per chi volesse avvicinarsi ai Magellan invece consiglio sempre "Hour of restoration". Per il futuro, vedremo cosa succederà.
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