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MOLCA Super ethnic flavor Musea/Poseidon 2004 Jap

La band è giapponese ma potrebbe provenire benissimo da qualsiasi parte del pianeta... o almeno questo è forse quello che vuole far credere. Le fragranze superetniche che si pregustano alla vista del fitto armamentario di strumenti etno-acustici allineati a bella mostra sulla copertina, si ispirano al folklore delle popolazioni più disparate. Rigorosamente acustica ed interpretata in chiave fusion, la musica dei Molca non si lancia in folli ibridazioni fra entità musicali agli antipodi fra loro ma affronta le tematiche etniche una alla volta, sfruttando i luoghi comuni che popolano l'immaginario dell'ascoltatore medio riguardo i diversi stili. Così "Shamrock Storm", celtica sin dal titolo, si fa strada a ritmo di bodhran e bouzouki irlandese, rievocando melodie caratteristiche ed inconfondibili. Allo stesso modo "Balkan Dawn" non tradisce con le sue armonie, sviscerate attraverso strumenti appropriati (come il darbuka ed il bouzouki greco), l'ispirazione balcanica del titolo. Non mancano ovviamente tematiche di ispirazione sud e centro-americana, come in "Armadillo goes to the Caribbean" o "My Friend", quest'ultima spudoratamente votata al samba più festaiolo e scontato. Non viene trascurato neanche il suono mediorientale, così come anche le melodie tipiche franco-maghrebine. Ovviamente la preparazione tecnica della band è indiscussa, come avviene per la quasi totalità delle realtà giapponesi; quello che manca è il guizzo dell'inventiva e la genialità che possa andare al di là della mera riproposizione di stili musicali. A volte capita che uno stesso motivo venga ripetuto ad oltranza, senza grosse variazioni, portando ad una sorta di appiattimento emozionale. Il divertimento non manca ma, oltre la curiosità iniziale, il disco lascia ben poche tracce di sé, una volta finito.

 

Jessica Attene

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