Non si tratta di un altro album dell'omonimo gruppo Veneto già ospitato altrove in questo numero di Arlequins, ma di un'omonima band olandese, qui alla sua prima produzione. Come nel caso dell'altro gruppo, la loro principale fonte d'ispirazione può essere ricercata nei Rush, ma con una maggior attenzione per sonorità AOR, e se la cavano tutto sommato senza scadere troppo nell'emulazione. Durante gli oltre 60 minuti delle 10 canzoni del CD possiamo ascoltare un buon hard rock melodico, che non lascia mai a bocca aperta, ma che presenta discreti momenti d'ispirazione e può tranquillamente servire da sottofondo per le nostre faccende quotidiane. Il colpo di genio, il pezzo che si eleva sugli altri per farsi ricordare al termine del percorso laser del nostro lettore CD, beh... quello non c'è, a dire il vero, ma il livello medio delle canzoni fa meritare ai MARATHON la sufficienza. Il gruppo è inserito nel giro del progressive rock ed alcune soluzioni adottate e l'uso delle tastiere può incoraggiare a ciò. Io però preferirei andare più cauto in tal senso.