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MACHIAVEL Welcome to paradise CNR Music 2003 BEL

Mi aspettavo certamente di peggio dalla reunion dei Machiavel, visto che gli ultimi album della loro produzione erano a dir poco orridi. Non ho avuto modo di ascoltare l'album precedente a questo in esame ("Virtual sun" 1999), ma ho ancora in mente capolavori di livello assoluto come "Jester" e "Mechanical moonbeams", a confronto dei quali album appunto come "New lines" (1993) sembrano il parto di una mente malata. Questo "Welcome to paradise" si presenta come un lavoro commerciale, sicuramente più pop che rock. Ai due superstiti della line-up storica (Roland De Greef , basso, e Marc Ysaye, batteria) si uniscono musicisti interessanti, quali l'ottimo cantante Mario Guccio (!) e il tastierista Hervé Borbé, già a suo tempo nei Now. Il risultato, come detto, è un elegante pop-rock con qualche venatura sinfonica ad impreziosire qualcuna delle 12 tracce, ma prevalentemente song-oriented e certamente con mire radiofoniche. Il risultato non può certo essere consigliato a chi ricordava i vecchi Machiavel, ma è di certo gradevole all'ascolto.

 

Alberto Nucci

Collegamenti ad altre recensioni

MACHIAVEL Jester 1977 (EMI 1993) 

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