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MEN OF LAKE |
Men of lake |
Musea |
1991 |
ITA |
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Avendo già avuto l'occasione di ascoltare il terzo demo-tape della band di Riva del Garda ("Looking for the Sun"), avevo già più o meno un'idea di cosa aspettarmi da questo LP che, in effetti, ricalca ampiamente le caratteristiche ed i contenuti del nastro, pur avendo in comune con esso soltanto un brano ("October night"). Lo stile dei Men Of Lake affonda le radici nella cultura musicale dei primi anni '70, richiamando gruppi come Procol Harum, Rare Bird e, in parte, Raw Material, ma mantenendo nel contempo una propria decisa identità. Lo Hammond e la Farfisa di Maurizio Poli creano atmosfere tristi, brumose ed al tempo stesso delicate ed affascinanti che sapranno incantare tutti gli amanti delle vecchie sonorità. Nessuna delle sei composizioni che compongono l'opera emerge in modo particolare sulle altre: il disco mantiene infatti la propria compattezza ed unitarietà dall'inizio alla fine, anche se, probabilmente, le cose migliori sono da registrarsi nell'ambito della prima facciata.
Se mi è permesso muovere un appunto al gruppo, questo riguarda soprattutto la voce, a mio parere un po' troppo monocorde, che talvolta non riesce a valorizzare appieno le doti musicali dei Men Of Lake. Questa è solo una personalissima impressione: ai posteri l'ardua sentenza.
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Riccardo Maranghi
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