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MOIRANA Loners & lovers (+ singles & extras) Polydor 1974 (Karma Music 2004) DAN

Questo è quello che si chiama un supergruppo, formato da Nils Henriksen (chitarra e tastiere) e Ken Gudman (batteria) dei Culpeper’s Orchard e da Hans Lauridsen (voce) e Ole Prehn (chitarra, arpa e voce) dei Day of Phoenix a cui si aggiunge un bassista proveniente da una sconosciuta garage band: Thorkild Nielsen. Ma non sempre i supergruppi vengono messi in piedi per sfoggiare tecnica, talento ed impressionare l'audience: questo infatti sembra quasi un progetto mirato più che altro all'intrattenimento e al divertimento. Non mi fraintendete, si tratta di musica ben fatta e di qualità ma qui i tecnicismi sono sicuramente messi in secondo piano rispetto al feeling, cosa che sicuramente non è da considerarsi un difetto. Il gruppo si formò nel 1972 ed il nome, inizialmente scritto a lettere staccate, Mo I Rana, era preso dall'omonima città norvegese che Nils e Ken avevano visitato quando erano coi Culpeper's. La band non ebbe problemi ad ottenere un contratto con la Polydor che li scritturò per un paio di singoli e un long playing, "Loners and Lovers", che si guadagnò moltissimi passaggi radiofonici ed ottime recensioni ma che non vendette in realtà più di tanto. La ristampa in esame comprende anche dieci canzoni aggiuntive, fra singoli ed extra, che si vanno ad aggiungere alle nove del vinile originale. Il CD quindi offre una visione abbastanza completa della produzione della band.
Lo stile musicale richiama in parte quello dei Culpeper's ma è molto più vicino alla musica di Crosby, Stills, Nash & Young o a quella dei Led Zeppelin. La traccia di apertura di "Loners and Lovers", bella e gradevole, si configura in effetti come una specie di semiplagio a "Misty Mountain Hop" degli Zeppelin e la voce di Hans contribuisce a questa impressione con la sua timbrica ed il suo stile alla Robert Plant. I suoni dei Moirana comunque non sono così ruvidi, anche se di stampo prevalentemente hard rock con qualche sfumatura folk: un tocco di classe è fornito da qualche intermezzo di ottone, come nella già citata traccia di apertura, e da qualche sfumato inserto tastieristico e di arpa, come nella seconda traccia. Quest'ultima è una ballad che ruba qualcosa, soprattutto quando entrano gli archi nella parte finale, a "The Rain Song" dei già citati Zeppelin, con un intro di chitarra acustica alla Neil Young. Non mancano episodi più tipicamente hard blues come "Rock 'N' Roll Man", dai suoni acidi ma interpretata comunque con precisione e con belle parti di chitarra. Ma le parti interessanti sono quelle melodiche e rilasciate come "Theme For Loners & Lovers" con piano elettrico, archi di sottofondo e begli arpeggi di chitarra, dai vaghi contorni psichedelici: un pezzo davvero elegante. Dal numero delle tracce potete intuire che la durata media dei brani è molto contenuta; anche in relazione a questo il disco ha un'incredibile scorrevolezza e si arriva in fondo con spirito leggero. Fra i singoli inseriti come bonus troviamo "So My Daddy Says" che rappresenta il debutto assoluto, una breve e divertente traccia che si discosta un po' dallo stile classico della band. Il retro del 45 giri comprendeva una versione singolo di "Alone", canzone presente anche sul Long Playing. Segnaliamo anche una cover della celeberrima "You Really Got Me", pubblicata anche questa su singolo, e infine le tracce del singolo pubblicato a nome di Hans Lauridsen, realizzato con la collaborazione dei membri dei Moirana: "One of these Days/ Everything that Touches You".
Subito dopo la pubblicazione dell'album, nell'aprile del 1974, Ken Gudman lasciò il gruppo per unirsi ai Savage Rose e fu rimpiazzato da un altro ex membro dei Day Of Phoenix, Henrik Friis. La band fu contattata dal produttore del film "Nøglehullet" (il buco della serratura) per realizzarne la colonna sonora e da questo lavoro fu tratto anche un singolo: "The Chaser", presente in questo CD. Per la cronaca, la band si rese conto più tardi di aver composto musica per un film porno! Si erano detti che non pensavano di certo che Paul Gerber, il regista, fosse un Bergman… ma non si erano resi conto di cosa fosse precisamente quella produzione…! Nel 1975 la band ottenne la cittadinanza onoraria della cittadina di Mo I Rana e al loro ritorno in Danimarca dall'evento commemorativo furono contattati da un'etichetta discografica che ben presto però fallì: questa fu anche la fine del gruppo che si sciolse subito dopo, nel mezzo delle registrazioni del secondo album. A conclusione va detto che questa ristampa, ben curata nell'artwork e che presenta una copertina diversa (anche se simile) rispetto a quella del vinile originale, è corredata da un bel booklet con foto e biografia. Un'occasione simpatica per completare le proprie conoscenze sull'interessante scena danese.

 

Jessica Attene

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