I MADSWORD non sono da sottovalutare, anzi... L'inizio di "Tsushima" riporta alla mente EL&P, poi uno stacco davvero impressionante ci introduce a spasso tra sonorità che paiono uscire da "Images and words". A differenza dei Dream Theater però, i MADSWORD risultano più aperti a influenze disparate: la chitarra passa con disinvoltura da frangenti precisi e davvero duri (anche come mixaggio) ad aperture tra la fusion e il rock latino, stile Santana. Un'opera assai variopinta dunque, progressive nel senso letterale del termine. Il tripudio acustico della ballata "Digital trick" aprirà inoltre più di un cuore, ne sono sicuro. Quando poi il gruppo si lancia nell'esecuzione della cover di "The ytse jam" degli stessi Dream Theater, lo fa con una tale sicurezza e così privi di timore reverenziale da non far rimpiangere i maestri. Se mai il teatro dei sogni dovrà chiudere i battenti, sapremo a chi rivolgerci.