Home
 
MATS/MORGAN Trends and other diseases autoprod. 1996 (Cuneiform 2008) SVE

Composto, registrato e completato tra il 1993 e il 1995, questa prima opera del duo avanguardistico svedese, uscì nel 1996 con aperta dedica a Frank Zappa. Oggi la Cuneiform ne ha deciso la ristampa modificando la scaletta in ordine alle posizioni dei brani, ma tenendo grossomodo intatto il contenuto. In pratica solo due brevissimi brani (“Ooo Baby Baby” e “Ooo Baby Baby's” ) sono “saltati” a vantaggio della bonus track più lunga ed articolata “Vault Soup Medley, Vol. 1”. A livello sonoro alcune migliorie date dalla rimasterizzazione, con un suono più brillante e meno impastato rispetto all’originale stampa svedese e qualche sovraincisione decisa comunque dagli autori.
La musica è sempre quel compendio magico di jazz, avanguardia, rock e pop di partenza, suonato con incredibili capacità tecniche dai due amici e dalla quindicina di ospiti che si alternano tra sax, chitarre, voci, percussioni e via discorrendo. Quello che musicalmente ha questo lavori, rispetto a suoi successori, è una maggior freschezza compositiva, forse un maggior divertimento generalizzato, che sembra spesso saltare fuori dalle tracce e, non di rado, ascoltandole, mi immagino la band a ridacchiare di gusto per un passaggio assurdo eseguito nel migliore dei modi o per qualche contorcimento di lessico musicale uscito da “poveri” strumenti anziché dalla bacchetta magica di qualche Mago Merlino.
La cuneiform per l’inizio del disco ha pensato al brano “I See You” che in origine era il quarto. La scelta, che condivido, consente di entrare più gradualmente nel clima del lavoro, spesso ricco di sbotti e improvvisazioni tecnicissime e furibonde, come nella seconda parte di “Read My Thoughts” o nell’avvio dell’incredibile girandola di “Guardian Witch”, dove, come in un seggiolino di montagne russe, si è sbalzati tra temi zappiani, Univers Zero e Magma con ironica fermezza.
Nel sali e scendi umorale, la ricchezza sonora si trasforma, sfruttando sia l’infinita gioia infantile e goliardica, sia la seria e posata arte di far musica con il piglio del giocoliere. Così troviamo la tesa drammaticità di un avvio jazzato, che evolve in stralcio sonoro di improbabile e inagganciabile pop, come in “Please Tell Me” o il marcato heavy-jazz-punk di “Advokaten”. Notevole (e ci mancherebbe altro) la bonus track sopra citata che ci dona ulteriori 15 minuti di rincorse pazze in pieno stile Mats/Morgan delle origini.
Il disco ha una durata di quasi 80 minuti e ascoltarli in una “tirata unica” è una valanga di sentimenti e di sensazioni positive, date da una musica complessa ed articolata e che necessita di una certa attenzione. Il rischio, però, è quello di avvertire stanca e distratta la seconda parte, mentre è in realtà ricca quanto se non più della prima.
Acquisto obbligato per gli amanti del genere e per chi voglia rendersi conto di quanto il seme di Frank Zappa abbia dato frutti prelibati.

 

Roberto Vanali

Collegamenti ad altre recensioni

JIMMY ÅGREN Close enough for jazz 2003 
MATS/MORGAN On air with guests 2002 
MATS/MORGAN BAND Thanks for flying with us 2005 
MATS/MORGAN BAND Heat Beats Live/Tourbook 1991/2007 2008 

Italian
English