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MAKARA |
Maureen |
PRS |
2008 |
INDN |
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Il nome dei Makara era finora noto solo ai collezionisti più votati alla ricerca delle perle nascoste del Prog mondiale, dato che avevano realizzato solo un album ("Laron Laron") nel 1986, reperibile solo con notevole sforzo, non solo economico. Il batterista Andy Julias, da alcuni anni ormai ai posti di comando del vivace ambiente Prog indonesiano, rispolvera ora il gruppo, reclutando per l'occasione anche due membri dei più noti Discus (il tastierista Fadhil Indra e il bassista Kiki Caloh), per dar vita ad un album che non ha molto dell'ingenuo esordio di 22 anni prima. I nostri danno vita ad un concept album basato su una tragica storia tutta al femminile che parla di speranze, emancipazione e di preconcetti, che purtroppo non riusciamo a comprendere fino a fondo (la abbiamo potuta intuire solo a grandi linee) per problemi linguistici, cosa questa purtroppo non secondaria, data l'importanza delle liriche in quest'album. Quello di cui possiamo invece liberamente godere è la musica, la quale si colloca decisamente nell'ambito del Prog sinfonico di buona fattura, con belle armonie e ben realizzata, elegante e persino raffinata, dal sapore decisamente europeo ma in cui non mancano echi che riportano alla musica locale. "Maureen" si dipana attraverso 11 brani, tutti legati tra loro, che offrono un Prog più maturo, ben orchestrato e che offre momenti qualitativamente apprezzabili, con un pathos talvolta tangibile. Semmai mi sento di fare un appunto al cantato: a parte lo scoglio della lingua, che non è certo decisivo nell'apprezzamento almeno delle armonie vocali, talvolta le tonalità di Kadri non mi sembrano ottimali e mi risultano un po' disturbanti quando affronta i pezzi più tirati e i toni più alti; niente che pregiudichi alla fine il valore complessivo dell'opera, ma giusto una piccola macchia che mi sento di segnalare. Dal punto di vista tecnico, strumentale e della registrazione quest'album non ha sicuramente nulla da invidiare a produzioni del primo mondo, anzi… Andy e gli altri hanno svolto un lavoro davvero importante per "Maureen", confezionando un album gradevole, non banale, ricco di contenuti e sicuramente da non collocare in secondo piano nel computo delle uscite di questo pur ricco anno 2008.
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Alberto Nucci
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