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M.I.A. |
Archivos MIA (1974 - 1985) |
Viajero Inmovil |
2008 |
ARG |
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Nonostante la loro esigua discografia i M.I.A. rappresentano una pietra miliare nella storia del prog argentino, già soltanto per il fatto che il loro nome è legato a quello di Lito Vitale, uno degli artisti più famosi e stimati in assoluto in questo paese, noto soprattutto per le sue produzioni solistiche. I M.I.A. vantano anche altri primati, come quello di essere stati il primo gruppo autogestito in Argentina, come si può dedurre dal loro nome che è l'abbreviazione di "Músicos Independientes Asociados". Furono fondati nel 1975 dal già citato tastierista e chitarrista Lito Vitale, assieme a Liliana Vitale (mezzo soprano), con lo scopo di valorizzare il lavoro in una forma indipendente e nascono come una cooperativa di 21 artisti che comprendeva, oltre ai musicisti, anche tecnici del suono, delle luci e scenografi. Il loro terzo album, "Cornonstipicum", fu finanziato interamente grazie al denaro anticipato da 4.000 fan e "Conciertos", l'ultima opera della band, rappresenta il primo triplo LP della storia del rock argentino. Primati da guinness a parte, i M.I.A. passeranno sicuramente alla storia per la qualità della loro musica che annovera alcune delle produzioni sinfoniche di maggior pregio realizzate in Argentina e che rappresentano al tempo stesso delle pagine di grande valore che reggono il confronto con i blasonati artisti al di qua dell'oceano. Poche altre band sanno infatti coniugare con eleganza le sonorità del rock argentino a quelle della musica contemporanea e al linguaggio tipico del più classico prog sinfonico. Uno qualsiasi dei loro album può rappresentare la prova vivente di quanto appena affermato, che sia "Transparencias" del 1976, con i suoi ricami pianistici alla Debussy che si intrecciano a trame Genesisiane e malinconiche suggestioni sudamericane, oppure "Mágicos juegos del tiempo" (1977) con le sue suadenti e tenui tessiture elettroacustiche, oppure il già citato "Cornonstipicum" (1978), forse il più maturo ed equilibrato dei tre.
Come accade per certi gruppi di valore che hanno pubblicato poco, si sente spesso il desiderio di scoprire qualcosa di inedito, nascosto chissà dove, che vada ad integrare le produzioni esistenti. La voglia di ascoltare qualcos'altro finalmente può essere appagata da questo cofanetto che contiene curiosità e documenti sonori editi ed inediti, più o meno reperibili. Iniziamo a dire subito che il valore di quest'opera è puramente complementare alla discografia del gruppo e che contiene diverse cose interessanti per chi ama i M.I.A. ma comunque niente che superi quanto sia stato già pubblicato.
Scopriamo ora cosa nasconde questa deliziosa confezione cartonata: il primo CD contiene 5 pezzi tratti dal triplo LP "Conciertos" che, nonostante quello che il titolo potrebbe suggerire, è un'opera realizzata in uno studio di registrazione. Questo gruppo di tracce ha un mood molto solenne, con estese parti d'organo dal sapore liturgico e ampie parti corali in una commistione elegante fra prog sinfonico e musica sacra. Si discosta un po' dalla media "Reposo Diafano" dal sapore jazzy, con piano e sax tenore. Un gruppo di 4 canzoni rappresenta il corpo di un'opera teatrale che fu presentata al teatro Lasalle nel 1980, intitolata "La Compañia magica del Circo". Anche qui i temi musicali hanno un sapore quasi liturgico, amplificato dalle tastiere austere che, assieme ai violini, rappresentano i soli strumenti a fare da scenografia alle parti corali. Il primo CD è completato da una traccia del 1974, registrata dal vivo (si tratta in realtà di una sequenza recitata con una base musicale appena accennata), che apparteneva ad una entità anteriore rispetto ai M.I.A e da 3 inediti, fra i quali spicca la traccia di apertura, "El sexteto", realizzata nel 1982 come demo per un progetto che poi non è mai stato portato a termine. Si tratta di una traccia rudimentale per certi aspetti ma dotata di belle sequenze sinfoniche e belle dinamiche vocali.
Il secondo CD contiene un gruppo di 7 tracce registrate dal vivo nel 1976 al teatro Santa Maria e che era stato pubblicato su audiocassetta con il titolo "En concierto". Si tratta forse dei pezzi più interessanti della raccolta e che rappresentano il versante più sinfonico della musica dei M.I.A. Particolarmente bella è la suite posta in apertura, "Suite moderna", che si articola in 3 movimenti, suddivisi in 3 tracce separate. I suoni purtroppo sono un po' opachi ma la bellezza ed il valore della musica sono ben percepibili. Completano il secondo CD un grazioso inedito del 1974, "Angel de los cerezos", che fa parte del materiale sul quale la band ha lavorato per la realizzazione del secondo album, una versione inedita de "La ciudad amarilla" registrata dal vivo nel 1976 (diversa dalla versione che si trovava nella cassetta "En concerto"), e un filmato di 21 minuti, realizzato nel 1979 in formato super8 nel quale si susseguono diversi momenti dal vivo, un documento davvero interessante che rappresenta un'occasione unica per vedere all'opera questi grandi musicisti, visto che non esistono altri filmati della band, anche se, come potete immaginare la qualità visiva non è il massimo.
L'acquisto degli album dei M.I.A. è da considerarsi obbligatorio per gli amanti del rock progressivo di matrice sinfonica; quando vi sarete procurati gli album in studio sentirete sicuramente l'esigenza di acquistare questa doppia raccolta che ha un importante valore documentale, complementare al materiale già edito. Purtroppo la qualità sonora non è il massimo ma si tratta di materiale unico che sicuramente vale la pena di scoprire e di un viaggio indietro nel tempo in cui è bello immergersi.
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Jessica Attene
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