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ERIC MALMBERG Verklighet & Beat Häpna 2007 SVE

Non riesco ancora a capacitarmi di come questo disco, che ho scoperto per puro caso, possa starsene così nascosto agli occhi degli appassionati, senza un briciolo di pubblicità negli ambienti specializzati, considerato anche che vi partecipa un grande come Bo Hansson. Proprio al celebre artista svedese si ispira l'organista Eric Malmberg, di cui questo "Verklighet & Beat" (realtà e beat) rappresenta la seconda prova solista dopo lo scioglimento dei Sagor & Swing, band che aveva realizzato ben 4 prove in studio ed il cui nome, al quale viene contrapposto idealmente il titolo di questo CD, significa "fantasia e swing". Gli elementi per irretire gli amanti delle sonorità scandinave ci sono tutti: suoni vintage, realizzati con uno splendido dispiegamento di tastiere (Hammond, Farfisa, Organo liturgico, Clavinet, Celesta ecc.), morbide contaminazioni psichedeliche che rendono l'ambiente musicale piacevolmente sfocato, elementi folk e una bellissima varietà di strumenti suonati da una nutrita schiera di ospiti con archi e fiati. Sicuramente il punto di riferimento più importante è, come abbiamo detto, quello degli splendidi lavori solisti di Bo Hansson del quale vengono riprodotte le suggestive ambientazioni musicali e la bellissima tavolozza sonora. Ricordiamo che il suo "Sagan om ringen" (1970) è un disco molto conosciuto ed apprezzato anche al di fuori dei confini della Svezia, grazie all'edizione pubblicata dalla celebre etichetta Charisma nel 1972 e bisogna dire che, sebbene le opere svedesi siano state abbondantemente usate come fonte di ispirazione dai gruppi moderni, mancava qualcosa che in qualche modo riproducesse l'essenza delle opere di Hansson. Questo disco ci regala 41 minuti di musica strumentale sognante che sembra quasi affiorare da una qualche misteriosa dimensione onirica. Le canzoni si dilatano piacevolmente nell'ambiente offrendo uno splendido revival di sensazioni acustiche datate ma sempre attuali. Su tutti è dominante l'organo Hammond, e non poteva essere altrimenti, sui cui suoni vengono costruite le melodie più belle di questo disco. Rispetto al pur buon album d'esordio vi è un maggior lavoro sugli arrangiamenti che appaiono decisamente più ricchi ed orchestrali ed un minore impatto delle contaminazioni elettroniche che vengono qui a sfumarsi nel contesto generale. Mi piace citare, fra i 10 pezzi che compongono questo album, l'elegante "Söndagskonsert", con organo liturgico e violino, o la fresca e piacevole "Till minne av Lilly Lindtröm" con i suoi splendidi tappeti tastieristici, i cori di violini e le sue atmosfere da foresta incantata. L'album scorre in maniera agile e gradevole come in una splendida visione che svanisce soltanto con le ultime note della canzone di chiusura. Se la Svezia è la vostra dimora musicale ideale allora questo album fa decisamente per voi.



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Jessica Attene

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