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Senza ombra di dubbio Geoff Mann ci ha regalato qualcosa in più di semplici canzoni. Non è banale retorica affermare che Geoff, riesce ancora a vivere nel fluido mondo emozionale, che si crea ogni volta che la puntina si posa su quegli strani vinili di un gruppo chiamato Twelfth Night, usciti nei primi anni ottanta. La rapida evoluzione creativa dell'artista Geoff era troppo grande per essere contenuta entro le quattro mura di un solo gruppo. Questa ristampa è infatti la testimonianza del florido periodo intercorrente fra, la fine del capitolo Twelfth Night e l'inizio della Geoff Mann Band: ovvero i The Bond. Il presente Cd, contenente il loro secondo lavoro "Prints of peace" oltre a cinque bonus tracks costituite da vari demos mai pubblicati, riesce subito grazie alla forte impronta stilistica lasciata da Geoff nonostante le musiche dai toni fin troppo pacati, di stile lontanamente cameliano. Avete mai fatto caso alla voce di Geoff? E' incredibile come da sola, anche con un semplice sottofondo, riesca a scatenare dentro di noi un'immaginabile energia vitale. E' solo per ascoltare e riascoltare quella voce, che lascio girare e rigirare i The Bond dentro il lettore, sebbene una brutta batteria elettronica disturbi più di quanto dovrebbe. Lo stile, pur essendone influenzato, non è che la lontana ombra di quello dei Twelfth Night, ma, come già detto, sarebbe pretendere troppo limitare l'incontenibile creatività di Geoff Mann.
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