Autentica gemma nella splendente parare del Prog argentino, i Crucis licenziarono solo due grandi album, prima di chiudere i battenti in attesa della riscoperta effettuata anni or sono prima dai giapponesi e poi dal resto del mondo. Gustavo Montesano era il leader di questa band e, dopo il suo scioglimento, realizzerà due album a suo nome tra cui questo "Homenaje" è sicuramente il più interessante (il secondo, intitolato "El pasillo", verrà pubblicato nel 1982). A questo disco parteciparono molti nomi della scena argentina progressiva, tra cui valga quello di Charly Garcia, autentico nume tutelare di molti progetti che presero vita nella brulicante scena rock di quel periodo. Come detto, l'album è stupendo, molto più melodico rispetto alle due produzioni dei Crucis, con minori equilibrismi tastieristici, ma pur sempre con una bella presenza di Mellotron e Hammond, buone melodie di chitarra e begli arpeggi anche di basso, strumento originario di Gustavo. La musica, come detto, si mantiene quasi costantemente su ritmi abbastanza blandi; in effetti, come tradizione per la maggior parte del Prog argentino, si tratta di canzoni dalla durata abbastanza contenuta, anche se deliziose nella loro costruzione ed esecuzione. Un po' più oltre va il brano "Cuando la duda...", dalla struttura un attimo più composita ed un bel finale con assolo di chitarra melodica. Buona la voce di Gustavo, ma ad ogni modo i due strumentali che aprono e chiudono l'album mi sembrano tra gli episodi migliori dello stesso. Al CD sono state aggiunte come bonus-tracks due brani inediti dei Crucis, non disprezzabili come documento, ma che non aggiungono granché all'album.