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MIKE III |
In the woods |
Ma.Ra.Cash |
2014 |
ITA |
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Elencare con minuziosità il curriculum di Mike III richiederebbe un bel po’ di spazio, visto che gli esordi della sua carriera possono essere fatti risalire al 1996. Riassumendo di molto, ricordiamo semplicemente che è stato parte importante delle esperienze dei gruppi Hypnoise e ExKGB, cui si sono accompagnate poi l’attività di produttore artistico e svariate altre iniziative. Il chitarrista arriva al 2014 decidendo di puntare ad una carriera solista e, dopo essersi contornato di validissimi collaboratori, tra i quali spicca il nome di Pat Mastellotto (di cui tutti ricorderanno i trascorsi con i King Crimson), registra e dà alla luce il cd “In the woods”. Si tratta di un album abbastanza breve, che si aggira intorno ai trentotto minuti e mezzo e che ha la particolarità di indirizzarsi verso sentieri prettamente acustici. Si susseguono, così, una serie di brani abbastanza concisi, ma che non mancano certo di ricerca sonora, gusto e personalità. Mike III con chitarra e voce getta le basti per una musica raffinata, che vede continui incroci di pop di classe, rock e jazz. Gli arrangiamenti, ovviamente, sono molto curati e spiccano in particolare quei momenti in cui entra in gioco anche un quartetto d’archi, come “Back to life”, “Time” o come la briosa “In the circle” nel suo rievocare atmosfere fumose da locali jazz. Puntuali e affascinanti anche gli interventi di Roberta Canzian, voce brillante che contribuisce a rendere ancora più colorata e ricca di sfumature la proposta di Mike III. “15 days” è uno dei momenti più belli del lavoro, con la sua vivacità, con i duetti vocali e con una tromba che spinge verso voli jazzistici; così come il bozzetto “Just because” va considerato tra i più emozionanti, con quell’andamento malinconico per piano e voce, un po’ à la David Sylvian sotto certi aspetti. L’unico episodio che sembra un po’ estraniarsi dal complesso di brani proposti è “Two wings”, aperta da suoni bizzarri e curiosi, che vanno poi a lasciare spazio e ad avvicendarsi con spunti più intimisti e minimalisti. Ad ogni modo l’album riesce sempre a mantenere standard qualitativi positivi ed una certa omogeneità che fa apprezzare ulteriormente le idee ben chiare che mostra Mike III relativamente a questo nuovo indirizzo stilistico. Alternando ballate e passaggi più vibranti ed energici, “In the woods” ci mette a contatto con un musicista che punta su una forma canzone tutt’altro che banale, coraggiosa sotto molteplici aspetti e affascinante nella sua dimensione acustica e per la sua eleganza.
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Peppe Di Spirito
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