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MARY NEWSLETTER Nuove lettere autoprod. 1996 ITA

Il mondo sommerso della musica italiana riserva sempre delle sorprese. Quando queste sono in positivo, ecco presentarsi la possibilità per riviste tipo la nostra di poter divulgare (abbiamo la presunzione di crederlo) della buona musica. E' il caso di questo quintetto di Vigevano che, senza clamori, quasi in sordina, ha esordito con questo interessante CD. "Nuove lettere" non è il tipico prodotto new-prog o di prog tradizionale; a dire il vero non è facilmente etichettabile, probabilmente i MN non saranno dispiaciuti di tutto ciò. Certo, a voi che leggete bisogna pur dare qualche indicazione, allora diciamo che si può parlare di una certa psichedelia-progressiva rivolta ai gruppi italiani dei primissimi anni 70, tipo Osanna, Trip, RRR e similari. Il brano "Le mie mani" ad esempio lo vedrei bene come colonna sonora di un film poliziesco di quegli anni (rigorosamente in bianco e nero, mi raccomando!). Il successivo "La danza" ed il seguente "Mary" sono un cocktail di prog, jazz, pop e folk impreziositi dalla presenza di un bel violino e da strumenti inusuali come il bouzouki ed il marranzano. La sferzante ed amara "Thanks daddy!" precede il pezzo più lungo dell'album, ossia "Thoughts" (13 minuti), un excursus sulle influenze musicali dei MN, dove sono ben condensati Doors (nitido un accenno a "The end") ed altri nomi tipo Pink Floyd e, spero di non dire sciocchezze, Santana ed altri ancora. Non vorrei che questa recensione facesse storcere la bocca agli esigenti lettori perché credetemi, "Nuove lettere" è un lavoro semplice ma godibilissimo che ad ogni nuovo ascolto riserva un fascino particolare. Buona musica insomma, il risultato di 3 anni di onesta attività ed affiatamento, un CD da ascoltare quando si vuole un po' staccare la spina, grazie anche ai testi colti e poetici. I Mary Newsletter si apprestano ad incidere un nuovo lavoro nel frattempo.

 

Fabrizio Bordone

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