Home
 
MAGIA NERA Montecristo Ma.Ra.Cash Records 2019 ITA

La storia del gruppo spezzino dei Magia Nera inizia sul fine degli anni ’60, mentre dei primi anni ’70 sono i concerti ed i vari festival pop minori. La band non riesce, però, a pubblicare alcun LP e si scioglie. Nel 2017, su interessamento dell’Akarma Records (pure di La Spezia), la band si riforma con la line up quasi inalterata dalle origini: Emilio Farro alla voce, Bruno Cencetti alla chitarra, Pino Fontana alla batteria e Lello Accardo al basso. Con questa formazione, a cui si aggiunge il tastierista Andrea Foce, il gruppo pubblica nel 2017 “L’ultima danza di Ophelia”, con buoni riscontri da parte della critica specializzata.
Sul finire del 2019, il sospirato bis con “Montecristo”, concept album incentrato sul romanzo di Alexandre Dumas. Nel frattempo Fabio D’Andrea (basso-chitarre-Hammond-cori-percussioni) ha sostituito Andrea Foce ed anche Accardo ha abbandonato il progetto. La proposta della band però non cambia: uno hard rock sanguigno, molto anni ’70 (in fondo QUELLA è la loro origine), con chitarre taglienti, ritmica rocciosa, Hammond veemente. I nomi di riferimento? Presto detti: Uriah Heep, Deep Purple, Led Zeppelin, Black Sabbath, Rovescio della Medaglia…
L’album, di durata adatta al “vecchio” vinile, supera di poco i quaranta minuti ed è diviso in quattro tracce, a loro volta frazionate in tre parti ognuna. “Il tradimento”, la prima delle “macro-tracce”, si apre con lugubri campane ed arpeggi di chitarre che anticipano il cantato enfatico di Farro. La ritmica possente, i riff hard dell’elettrica, le sventagliate di Hammond si alternano a momenti più lirici. Anche “La prigionia” prosegue con questo trend con lo hard rock di “Ricordi” (la prima sezione), guidata dall’elettrica di Cencetti, mentre la fisarmonica di Dante Severino introduce la più soft “Tempo”; la voce narrante di Farro e lo Hammond purpleiano dirigono le danze in “Voci nella mente”. Si continua con grinta nelle tre sezioni di “La Fuga” (“La Galleria”, “Requiem per l’abate Faria” e “Il salto nel sacco”), con importanti momenti strumentali a supportare la voce (a volte solo “narrante” di Farro come nel “Requiem…”).
L’album ed il romanzo si concludono con “La Vendetta” (“Montecristo”, “Il duello”, “La fine”), sempre all’insegna dello hard-rock d’annata, con ritornelli azzeccati come nella prima sezione (“Montecristo”), riff elettrici imponenti (“Il duello”) e delicati momenti acustici (“La fine”).
Come già per il precedente “L’ultima danza di Ophelia”, anche con “Montecristo” i Magia Nera convincono, senza dubbio. Un lavoro sanguigno, che cola passione da ogni nota, energico, senza compromessi e del buon appeal. Promossi. In presenza.



Bookmark and Share

 

Valentino Butti

Collegamenti ad altre recensioni

MAGIA NERA L’ultima danza di Ofelia 2017 

Italian
English