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NUOVA IDEA Live anthology (DVD) Black Widow 2014 ITA

C’erano una volta i Nuova Idea, band che esordisce nel 1972 con “In the beginning” (pare a sua insaputa, visto che l’etichetta Ariston non disse assolutamente nulla ai musicisti!), cioè nel momento in cui sta per esplodere il fenomeno prog italiano. Un rock progressivo spesso potente, alternato a momenti melodici classici del periodo e ad altri tendenti alla musica dura più “rolleggiante”, eredità della generazione immediatamente precedente. Il periodo è fertile, la pubblicazione lo stesso anno di realtà che da lì a poco diverranno famose lo sta a dimostrare, e l’ensemble genovese cavalca l’onda facendo nel corso degli anni comparsa anche in alcune trasmissioni televisive. Vi saranno alcuni avvicendamenti di formazione, con musicisti vecchi e nuovi che approdano nelle file di New Trolls ed Osage Tribe nel corso negli anni, e nel frattempo escono “Mr. E. Jones” (concept album sulla vita di un impiegato) e soprattutto “Clown”, molto apprezzato dalla critica (soprattutto quella postuma). Scorre parecchia acqua sotto i ponti, ognuno se ne va per la propria strada, ogni tanto ci si incrocia e nel frattempo il batterista Paolo Siani svela in sede d’intervista che dietro i monicker di oscure band come The Underground Set, The Psychegroung Group e The Hot Underground Group (ritenuti persino britannici)… c’erano proprio i Nuova Idea! Tra il 2010 ed il 2011, dopo tanti anni, lo stesso Siani torna sulle scene dopo tanta inattività e dà alla luce “Castle, wings, stories and dreams” a nome Paolo Siani & Friends feat. Nuova Idea per la Black Widow. Un’operazione apprezzabile dal punto di vista dei rinnovati contenuti musicali e lodevole in quanto il ricavato va in beneficienza. L’esperienza è comunque rigenerante per il batterista, anche perché tra questi famosi amici vi sono personaggi come Joe Vescovi (The Trip) e Mauro Pagani (ex PFM) che non si limitano solo a far comparsa.
Oggi, l’etichetta genovese di Via del Campo dà alle stampe questo DVD che in un certo senso è davvero la summa di ciò che sono stati i Nuova Idea ed in che cosa si sono attualmente evoluti. I due vecchi pezzi (“Clessidra” e “Sarà così”) estrapolati dal concerto del 21 ottobre 2011 al teatro Verdi di Sestri Ponente possono anche essere omessi, nonostante l’esecuzione non sia da disprezzare; ma risulta molto più interessante l’evento live del primo dicembre 2012 al club “Il Giardino” di Verona, dove il gruppo viene supportato nelle esecuzioni dagli Psycho Praxis, hard prog band autrice fino ad ora di un unico album convincente e anch’essa sotto contratto con la casa discografica della “Vedova Nera”. Soprattutto Andrea Calzoni, tra voce, flauto e chitarra acustica, si dimostra elemento di grande valore aggiunto. Le composizioni - buona parte estrapolate dal lavoro di Siani - reggono quindi molto bene l’impatto del palco ed anche vecchie cose tipo “Come, come, come” (brano, da leggere con la pronuncia inglese, che con i suoi venti minuti occupava l’intero primo lato dell’esordio) risultano positivamente attualizzate. Bisogna poi nominare il cantante Roberto Tiranti, anche lui a suo tempo nei New Trolls e soprattutto nella power-metal band (con tendenze prog-metal) Labyrinth, oltre che cantante-bassista nei Mangala Vallis dal 2012. Il problema di Tiranti, che non si può discutere come vocalist, ha sempre riguardato l’opinione degli ascoltatori, che di volta in volta gli rinfacciano quella parte di passato artistico che a turno non riescono a digerire. Problemi psicologici di una platea italiana che purtroppo ne crea altri, ben più materiali, a chi giocoforza si ritrova al centro di certe paturnie. Tralasciando questo, si sottolinea anche l’arguzia delle riprese, che fa in modo di non mettere in risalto l’esiguità dello spazio e del palco stesso, evitando così di creare quell’effetto “sparuto” che inconsciamente tende anche a far sminuire la musica, elemento poi fondamentale.
Nel dischetto trovano posto anche le apparizioni RAI di cui si parlava prima; documenti interessanti, che ci mostrano un mondo sia giovanile che mediatico ormai sparito per sempre, il cui fascino permane grazie e soprattutto ad una genuinità nel voler fare la rivoluzione che faceva molto rima con la parola “ingenuità”. Ma forse, l’essere autentici e senza sovrastrutture consisteva soprattutto in questo. Così come risultano molto autentici i dieci minuti in cui Paolo Siani concede un’intervista e parla di alcuni aspetti interessanti da seguire con attenzione. Traspare però un elemento molto particolare in questo DVD, da cogliere soprattutto tra le immagini del concerto di Verona: l’affetto sincero che persone di una determinata età mostrano verso gli altri. Un qualcosa che rende grandi come uomini, prima ancora che come musicisti.
Un mondo sparito per sempre, si diceva. Già, proprio così.


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Michele Merenda

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