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OZONE Premier couche... Monogram 1994 CAN

Il Canada non è terra quantitativamente prodiga di suoni progressivi ma la qualità di ciò che giunge da queste terre è solitamente di qualità superiore alla media. Dopo questa premessa non è difficile intuire l'orìgine degli Ozone ed è lecito aspettarsi da questi grandi cose ed infatti il loro "Premier couche..." presenta caratteri di assoluto valore come l'eccellente qualità di registrazione, i buoni arrangiamenti, la padronanza tecnica degli strumentisti e via discorrendo ma darne un'interpretazione ed un'inquadratura è alquanto difficile. Risulta problematico definire i caratteri del lavoro, trovare la dote peculiare che possa chiarire a cosa si è di fronte... e questo è anche il difetto maggiore, forse l'unico, dell'opera: eccellente qualità globale non filtrata dalla personalità degli artisti. Il cantato in francese è ad esempio impostato con stile recitativo, risulta teatrale e carico di pathos tanto da renderlo in alcuni frangenti simile all'opera di Décamps negli ANGE ma alla lunga questa scelta appesantisce il lavoro e porta ad appiattire la resa d'insieme. Le partiture strumentali, sia che fungano da supporto alla voce, sia che si liberino in fraseggi chitarre-tastiere non risultano mai banali ma anzi vigorose e ben strutturate... non si nota però mai uno slancio, uno spunto memorabile, un passaggio che rimanga impresso. Per concludere: un lavoro sicuramente positivo che per paura di sconfinare e tradire questa qualità generale finisce per auto limitarsi.

 

Luca Rodella

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