Home
 
THE OLD MAN & THE SEA The old man & the sea Sonet 1972 (Second Life Records 2004) DAN

Non si tratta della sola ristampa su CD relativa all'unico LP di questo apprezzato gruppo Prog della Danimarca, il cui nome, visibilmente ispirato al celebre romanzo di Hemingway, circola da tempo fra gli appassionati di delizie musicali nascoste. Prima di questa ne circolava una della label tedesca Walhalla risalente al 1996 e lo stesso gruppo ha curato di recente una riedizione ufficiale su CD contenente anche una traccia inedita che era stata registrata ma mai mixata, "Circulation", esclusa all'epoca dalla versione definitiva. Per dirla tutta negli anni Novanta circolavano ben tre ristampe illegali su CD contenti il primo album. Ad ogni modo, questa riedizione cartonata ci offre una versione rimasterizzata delle canzoni originali ma purtroppo non vi sono note biografiche aggiuntive. Per quello che sappiamo il gruppo iniziò la sua carriera verso la fine degli anni Sessanta con il moniker "Den Gamle Mand og Havet" che in pratica è la traduzione in danese de "Il vecchio e il mare". A quei tempi la band proponeva cover di Nice, Procol Harum e Cream, influenze queste che sono state evidentemente trasmesse alle canzoni originali che il gruppo pubblicò nel 1972 per l'etichetta svedese Sonet. Ben presto la band seppe ritagliarsi una solida reputazione portando, con il proprio stile, ben diverso da quello che contraddistingueva le band che allora circolavano a Copenhagen, aria di novità nel panorama musicale danese del periodo. A dimostrazione di questo, in occasione del celebre Roskilde Festival del 1973, al gruppo fu assegnato il premio per la migliore performance in assoluto.

La miscela sonora non è tanto diversa da quella che faceva impazzire allora la gioventù inglese: un ruvido impasto di hard rock blues, dominato dal prepotente organo Hammond di Tommy Hansen e dalla instancabile chitarra elettrica di Benny Stanley, in cui si inseriscono elementi sinfonici e vaghe contaminazioni barocche. "Living Dead", la traccia di apertura, rappresenta sicuramente uno dei momenti più trascinanti dell'album. Viene giocata con maestria fra i riff potenti della chitarra e le incursioni dell'organo, cavalcati dalla voce profonda ed impostata di Ole Wedel. La trama è piuttosto articolata e si leggono riferimenti ad Uriah Heep, Nice in una versione più spostata verso l'hard blues, con assoli di chitarra Zeppeliniani. "Princess" è una ballad cantata a più voci, con chitarra acustica, Hammond, inserti di piano ed ancora un bellissimo assolo di chitarra elettrica sul finale, gestito con grande personalità. Nell'indiavolatissima "Jingoism", che sembra quasi rubata ad un musical, Ole ci regala una bellissima performance vocale, gestita su note alte. La parte strumentale centrale è fra i momenti più entusiasmanti dell'opera: gli strumenti si inseguono in assoluta libertà, in maniera furiosa e disinvolta, con un bellissimo uso del wah-wah mentre la sezione ritmica è incandescente ed instancabile. La brevissima "Prelude" è un pezzo austero per organo a canne, ma rappresenta soltanto un momento per tirare il fiato prima del pezzo successivo. "The Monk Song" è divisa in due parti separate: la prima è un pezzo lento, abbastanza lineare, almeno all'inizio, che presenta un ampio utilizzo dei cori e un mirabolante pezzo strumentale, dominato da un flauto vivacissimo che duella con l'organo, creando un effetto davvero singolare. La seconda parte è piuttosto diversa e ricorda, a partire dalla performance vocale, i Led Zeppelin. Viene lasciato in fondo il brano più lungo, di dieci minuti e mezzo, "Going Blind" che si sviluppa in maniera lenta e progressiva, con un'ampia jam centrale, su territori hard blues.

Oltre alle versioni più o meno ufficiali di questo primo lavoro circolavano anche delle registrazioni inedite su vari supporti. Una di queste era un vinile spoglio, con una semplice etichetta bianca (noto come white album), stampato nel 1999, che conteneva incisioni in studio che costituivano il materiale, registrato nel 1973, per un eventuale secondo album, con l'aggiunta di alcune tracce raccolte in occasione di un concerto di reunion tenutosi nel 1991. Il gruppo scoprì che a Copenhagen esistevano ancora i vecchi nastri contenenti queste tracce e ne acquisì i diritti legali. Presto decise quindi di rimetterle in sesto e di pubblicarle: questo album è stato appunto pubblicato nel 2003 dalla Dunk Music con il titolo "1972-75".

 

Jessica Attene

Italian
English