In questi ultimi anni abbiamo già avuto il piacere di conoscere John Orsi e la sua particolare visione artistica attraverso Knitting By Twilight, progetto musicale dedito ad una fusione di musica ambient onirica e sonorità progressive di confine, il cui baricentro compositivo si focalizzava in particolare sulle percussioni multiformi di Orsi. “A Room For The Night”, piccolo mini cd autoprodotto, valorizzato da una confezione grafica scarna ma efficace, sembra in parte proseguire alcune felici intuizioni di “Weathering”, l’ultimo cd di Knitting By Twilight. Le atmosfere enigmatiche e sognanti sono ancora le stesse, però l’umore si è fatto più scuro e criptico: come esperimento interamente solista John Orsi ha optato per un approccio più intimo e meditativo del solito, sviluppato soprattutto su intrecci percussivi, nei momenti più concitati e tesi, caratterizzati da un incedere ossessivo e tribale, oppure come semplici rifiniture acustiche nei passaggi più orientati verso l’ambient. All’interno di questo processo autoproduttivo John Orsi si è mosso in totale libertà, in bilico tra improvvisazione e composizione razionale, quindi nel giro di ventidue minuti possiamo ascoltare un po’ di tutto, dal caos dissonante e sferragliante ad un elegante minimalismo da camera, fino ad una lunga ed ipnotica drone music (“Two Trains Passing In The Night”, probabilmente il brano più rappresentativo) ornata di field recordings situata in chiusura del disco. Il tutto svolto in un’ottica orgogliosamente indipendente. La qualità del suono si attesta su una qualità low-fi più che accettabile, le imperfezioni non mancano (fanno parte del gioco) e non manca neanche qualche ridondanza di troppo... Però, in generale nella musica di Orsi si avverte una vitalità ed una intensità che è sintomo di un talento sincero, anche se destinato probabilmente a rimanere relegato ad un ascolto di nicchia, per pochi appassionati...