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OLYAM Crystal rêveur Musea 2002 FRA

Il secondo album di Olyam prosegue sulla strada del primo CD, apprezzabile ma ancora un po' grezzo, migliorandone certi aspetti e graziato dalla presenza di soluzioni tecniche e compositive più convincenti. La musica che questo chitarrista/tastierista (di cui possiamo leggere la biografia sul retro del cd) ci propone è di quelle che molti negozianti potrebbero inserire nello scaffale della new age, pur non facendo proprio parte di quella corrente musicale. Si tratta di musica rilassante, con ritmiche rock appena accennate e comunque sempre al di sotto delle righe, con un buon utilizzo di varie strumentazioni. Non si tratta dell'album di un musicista solitario che suona tutto per conto suo: Olyam compone, arrangia e supona alcuni strumenti, ma la lista dei musicisti che lo affiancano non è brevissima e in essa possiamo leggere della presenza di alcuni strumenti tradizionali che arricchiscono ed impreziosiscono questi 10 brani che ci offrono sensazioni sempre diverse, contrastanti talvolta, ma che non si discostano mai da in pop elegante e raffinato, piacevole da ascoltare, delicato nei toni e, occorre dirlo, ben arrangiato. Non si tratta di una proposta di primo livello, ma riusciamo ad ascoltare con piacere l'album, senza pretendere troppo.

 

Alberto Nucci

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