Ascoltando ormai da molti anni gruppi che provengono dall'underground di tutto il mondo non mi stupisco certo del modo in cui nascevano gli album degli anni 60/70. Tra registrazioni in cantina e composizioni di poco più di due accordi il suono di allora affascina anche per questo. Purtroppo però, per i Prom c'è da fare una puntualizzazione; l'album sembra di garage rock fine anni 60 mentre esce quando il movimento è praticamente un ricordo. In aggiunta non posso fare a meno di sottolineare che per quanto la ristampa provenga dal master il suono rimane veramente pessimo. Non si tratta di una gemma dove tutto il resto è superfluo ma di un semplicissimo rock sporco con riferimenti al blues. Niente di male ma in questo caso una resa sonora adeguata avrebbe aumentato il gusto per il sound classico. L'album originale è molto quotato e qui ci viene proposto con l'aggiunta di una bonus track ma il tutto rimane per completisti.