Home
 
POCHAKAITE MALKO Pochakaite malko Infinite Records 2001 JAP

Devo confessare che è veramente un piacere scoprire un gruppo come i Pochakaite Malko che, noncuranti delle mode, esordiscono con una bella raccolta di dieci brani interamente strumentali orientati verso il prog sinfonico nel suo significato più classico... non a caso i P.M. provengono dal paese che forse più di altri si è dimostrato in questi anni più sensibile verso determinate sonorità, il Giappone. I quattro musicisti (da notare la presenza di Kazuo Ogino, già tastierista dei Ghost, autentico gruppo culto del panorama progressivo giapponese) coinvolti nella realizzazione di questo disco non hanno avuto nessuna urgenza di nascondere al pubblico le proprie influenze musicali, eppure nonostante buona parte dei brani ripercorrono idealmente la strada intrapresa da grandi gruppi come El&P, Banco, Univers Zero e King Crimson, i Pochakaite Malko danno prova di una forza espressiva e di una spontaneità notevole. Oltre che una buona padronanza strumentale i P.M. dimostrano di possedere un interessante capacità di andare oltre i luoghi comuni del genere: i brani più aggressivi e frenetici riescono a tenerci sulle spine grazie ad una fosca e sincera sensibilità gotica che pervade buona parte delle composizioni mentre esistono in altri pezzi,"Trinity","Fifth Element" e"Cat Field", alcuni motivi insoliti e brillanti che richiamano esplicitamente alla tradizione folkloristica orientale; l'ottima e dilatata "Acid Rain" invece mette in luce il lato più squisitamente rock del gruppo. Dunque i Pochakaite Malko esordiscono alla grande con un lavoro che ridà, nel suo piccolo e pur con alcuni comprensibili difetti, nuova linfa vitale ad un genere di musica ultimamente poco considerato.

 

Giovanni Carta

Collegamenti ad altre recensioni

POCHAKAITE MALKO Laya 2004 

Italian
English