|
PULSE ENGINE |
Polarised |
autoprod. |
2003 |
UK |
|
I Pulse Engine sono un insolito duo di rock psichedelico, formato dal bassista Nick Cottam e dal batterista Andrew Booker. Una formazione senza dubbio essenziale e ridotta all'osso, che si avvale soltanto di basso, batteria, un esiguo campionario di effetti e rare ed ipnotiche tracce di cantato, elaborate dalla metallica e sottile voce di Andrew, coadiuvata in qualche occasione dal compagno. Si tratta di un album senza dubbio sperimentale, le cui composizioni sono nate dal vivo, attraverso l'improvvisazione, e solo successivamente sono state cristallizzate su un supporto digitale. Si tratta sicuramente di una formula interessante e bisogna dire che i nostri amici non sono affatto dei principianti, vantando una certa esperienza in numerose band jazz/rock. L'album nasce dall'esigenza di mettere un primo punto fermo nella carriera della band. Ciò non toglie che il lavoro sembra avere più che altro un aspetto ancora embrionale. Il materiale, seppure interessante, necessita ancora di un grosso lavoro di produzione, per ora scadente, revisione e rifinitura. La musica è sí spontanea, ma sembra provenire direttamente da una jam section in cantina. Si avverte inoltre una certa ripetitività, che induce ad un effetto globale di stanchezza. Un gruppo che mi aspetto di riscoprire più energico e maturo in un recente futuro.
|
Jessica Attene
|