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Abbiamo oramai imparato ad attenderci il meno possibile dalle nuove prove delle bands storiche, ma a quanto pare Di Cioccio e soci sono riusciti a trovare un accettabile compromesso tra il rock metropolitano ed il Prog...! "Serendipity" a mio giudizio è il miglior lavoro della PFM da molti anni a questa parte; si presenta più energico e grintoso rispetto ad "Ulisse" (che pure secondo me va leggermente riabilitato, nel suo piccolo), senza disdegnare qua e là puntate sinfoniche. Ma il bello di questo disco sta nel suo rock così attuale ma capace di avventurarsi in territori meno mainstream grazie a degli arrangiamenti molto azzeccati, nei testi (spunta il nome di Pasquale Panella), nella vitalità di una band che dimostra di non essersi rimessa insieme solo per rinverdire gli allori, ma che quegli allori comunque non ha dimenticato.
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