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PALLAS |
The cross and the crucible |
Inside Out |
2001 |
UK |
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La prima stortura appare sul retro della cover di quest'album, rappresentata dalla dicitura "file under Progressive Metal". No, non si tratta di Progressive Metal, a differenza del precedente lavoro di Alan Reed e soci; il gruppo ammorbidisce le proprie sonorità ritornando in parte verso le sontuose atmosfere di "The sentinel". Si tratta più di new Prog quindi che di Prog Metal, anche se i suoni non sono proprio soft. "The cross & the crucible" pare essere un concept album di tema religioso e questo influisce sulle musiche, in cui predominano le sonorità sofferte e le ambientazioni maestose/misticheggianti, pur in un'intelaiatura decisamente rock (non pensiate a qualcosa sul genere Saviour Machine!). Sicuramente, per chi non ama troppo i suoni troppo pesanti e per i vecchi fans del gruppo, questo disco appare allettante e in effetti il gruppo pare aver voluto ritornare alle sue origini, magari non troppo soddisfatto della precedente esperienza. Rispetto a "The sentinel" (che, pensate ciò che volete, ma io riengo un capolavoro) però tutto sembra più studiato a tavolino, i suoni meno pieni e tutto pare più annacquato. Chiediamo forse troppo? Probabilmente sì: in effetti il disco è godibile, anche se non riesce a dire più di tanto e ad offrire molto più che una serie di canzoni (non da 3 minuti e via comunque...) costantemente in bilico tra il commerciale ed un rock più elaborato ed intrigante. Un disco apprezzabile in definitiva; non si poteva chiedere molto di più ai Pallas e apprezziamo lo sforzo fatto.
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Alberto Nucci
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