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SARAH PILLOW |
Remixes |
Buckyball Music |
2003 |
USA |
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Sarah Pillow continua la sua opera di ricerca con cui cerca di unire la tradizione dei secoli passati con la musica moderna. Con "Remixes" la cantante americana punta a fare le cose in grande attraverso un doppio cd nel quale sono eseguite in duplice veste tredici composizioni risalenti al diciassettesimo secolo. Nel primo dischetto i brani sono presentati nella loro forma originale, con strumenti classici (clavicembalo, organo, liuto, viola, violino) suonati da musicisti della New York Philarmonic. Nel secondo, invece, possiamo ascoltare gli arrangiamenti moderni, difficilmente catalogabili (diciamo vicini al jazz e alla fusion), eseguiti dai membri dei Brand X e da altri ospiti. La Pillow non fa che confermare al meglio le sue straordinarie capacità vocali, tramite interpretazioni eccellenti e mostrandosi perfettamente a suo agio sia nelle versioni classiche che in quelle moderne. La sua esibizione è ineccepibile e virtuosa, la voce è magnifica e nuovamente si mostra abile nel cantare in lingue diverse (inglese, latino, francese e italiano). Decisamente indovinato lo slogan che accompagna "Remixes" e che indica con un pensiero di Einstein l'aspirazione musicale che la vocalist intende perseguire: "La distinzione tra passato, presente e futuro è solo un'illusione ostinatamente persistente". E in effetti, l'opera in questione lo dimostra pienamente, visto che le canzoni presenti mostrano tutto il loro fascino in entrambe le versioni, rendendo merito ad un'artista che sa imporsi con una personalità particolarmente spiccata. Forse si avverte una minor freschezza rispetto al precedente album "Nuove Musiche" (probabilmente perché emerge in maniera più evidente un certo autocompiacimento), ma è davvero difficile, se non impossibile, trovare punti deboli in "Remixes". Non è formalismo, non è accademia, non sono esercizi di stile… Sarah Pillow è davvero brava e il valore artistico della sua proposta non può che essere considerato con giudizi decisamente lusinghieri.
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Peppe Di Spirito
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