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STEFANO POLETTI & GOTHIC |
La pendola e il carillon |
autoprod. |
1993 |
ITA |
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Obiettivamente stavolta non so da dove cominciare: questo CD giunge all'improvviso alla mia attenzione, senza grossi proclami, né annunciato da anticipazioni o recensioni, tranne una su Rockerilla alcuni mesi or sono. La musica che il chitarrista acustico, nonché tastierista, nonché cantante, Stefano Poletti offre, accompagnato da un ensemble denominatosi GOTHIC, può essere definita medioevaleggiante, ma mancano i flauti ed ogni riferimento a gruppi come i GRYPHON; può essere definita new age, ma è troppo rock. Semplicemente cerchiamo di gustarcela senza troppi condizionamenti stilistici. Quanto a me, stavolta non ho davvero altra scelta se non ricorrere ad un campionario di somiglianze da prendere per quello che è, ovvero qualcosa atto semplicemente ad aiutare i potenziali acquirenti a rendersi conto se l'articolo può essere di loro gradimento. Inseriamo allora nel cocktail una dose abbondante di rock pacato alla RENAISSANCE con assonanze medioevaleggianti ed un qualcosa dei CAMEL degli ultimi album. Mescolate bene e quel che otterrete è abbastanza vicino alla musica offerta da Stefano. Parlando dei pezzi presenti in questo CD, essi sono 9, tutti piuttosto brevi, tranne una mini-suite ("Uomo nel tempo"). La proposta è essenzialmente strumentale e nelle parti cantate la voce di Stefano si alterna a quella di Laura Amadori. Grande importanza in questo disco la rivestono il piano e la chitarra acustica, che tessono principalmente le melodie dell'album, con rari interventi della chitarra elettrica ed un valido contributo da parte del violino di G. Paolo Borghini. Un buon album, in conclusione, per palati raffinati ed amanti delle sensazioni delicate. Buona, tutto sommato, la produzione, nonostante si tratti di una autoproduzione.
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Alberto Nucci
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