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POLLEN Pollen Kebec Disc 1976 (Kozak 1994) CAN

Un'altra, ben accetta, ristampa da una delle terre più trascurate dai cultori del prog: il Canada. Originariamente inciso nel 1976, come la maggior parte delle comunque esigue produzioni di quell'area i! lavoro presenta un'eccellente struttura musicale; lo stile è un connubio fra le atmosfere più tipiche del prog inglese, francese e latino... definizione bizzarra ma necessaria per inquadrare una proposta dove si possono incontrare passaggi stile TRIADE o CRACK, momenti che richiamano i CRAFT o i CAMEL, altri accomunabili ai PULSAR e via di seguito. Si badi bene: nessun plagio od ostentata ispirazione (i riferimenti sono assolutamente indicativi, alcuni addirittura posteriori) bensì un sound così pieno e completo, così profondo e di spessore ma anche così fluido e scorrevole da rischiare di essere sottovalutato. Non ci si lasci quindi ingannare dall'abilità dei Pollen che permette loro di dare struttura talmente elegante ad ogni sviluppo melodico da apparire leggeri, non ci si limiti ad un ascolto superficiale che non permetterebbe di apprezzarne i veri pregi ma non ci si illuda neppure di essere di fronte ad un capolavoro assoluto. Come spesso accade il lavoro è penalizzato da un idioma che appesantisce le trame e dissemina su di un grandioso tappeto musicale ostacoli ed impedimenti che ne limitano i potenzialmente sterminati sviluppi. Se infatti nel caso di ANGE & Co. il francese si mostra all'altezza, questo è dovuto alle particolari condizioni nelle quali viene (impronta teatrale della proposta musicale, cantato recitativo eccetera); nel caso dei POLLEN la rotta sinfonica ed armonica seguita dal lavoro stride con questa lingua sicuramente musicale ma troppo vincolante. Una grande quadro quindi, con un soggetto meraviglioso e dipinto con splendidi colori ma non adeguatamente incorniciato.

 

Luca Rodella

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