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L'eccitazione e l'attesa per il concerto del 29 Agosto del 2003 era in noi davvero palpabile: Mauro Pagani, dopo oltre 20 anni, tornava a suonare col suo vecchio gruppo e per di più aveva scelto per l'evento il salotto buono della nostra città ove, da alcuni anni, cura la direzione artistica del festival "La Città Aromatica" che per alcuni giorni vede susseguirsi in vari luoghi di Siena eventi musicali ed artistici di vario tipo. L'evento finale si svolge appunto nella splendida cornice di Piazza del Campo. Curioso come, alcuni anni prima, solo ad un paio di centinaia di metri da lì, Pagani, intervistato da Arlequins, aveva manifestato il suo disinteresse per l'allora imminente reunion della PFM. L'amico Hiroshi, allertato con pochi giorni di anticipo, ha preso il primo volo Tokyo-Roma per non perdersi un evento che forse non si ripeterà più; la cosa ha destato curiosità all'ufficio stampa che il Canale Civico Senese (quello che ha curato le riprese) ha voluto conoscere i particolari della vicenda. Insomma... Solo alcuni particolari per dire che non si trattava di un semplice concerto della PFM, bensì di un evento per tutto il Rock italiano e forse per il Prog mondiale. Poco importa se, forse per rendere più appetibile l'iniziativa presso un certo pubblico, sia stato schedulato il rozzo Piero Pelù; ma su questo l'organizzazione si era sbagliata, dato che probabilmente la sua presenza avrà aggiunto alla folla dei 50.000 non più di una cinquantina di Pelumani: tutti erano lì per vedere la PFM e non altri.
Le grosse aspettative non sono state tradite, non solo la serata si è rivelata magica per l'atmosfera quasi onirica e carica di entusiasmo ma soprattutto per il fatto che la band si è dimostrata in grande forma, tirando avanti con una carica esplosiva fino all'una di notte, pur con la pausa offerta loro dall'esibizione del Pelù nazionale e del (valido) quartetto d'archi Solis. L'esecuzione dei pezzi è stata magistrale e ha lasciato tutti senza fiato fugando ogni dubbio circa la resistenza dei nostri vecchietti. Un solo neo, comunque non compromettente, è rappresentato dalla voce calante di Premoli. Purtroppo solo una parte di questo concerto è stata immortalata su supporto digitale: appena 57 minuti sono confluiti nel CD e la durata del DVD si assesta sull'ora e venti. In particolare bisogna precisare che è disponibile in vendita il solo CD oppure la confezione contenente CD e DVD, ad un prezzo comunque contenuto.
La scaletta inizia subito alla grande con una quaterna storica rappresentata da "River of Life", "Photos of Ghosts", "La Carrozza di Hans" e "La Luna Nuova", quest'ultima impreziosita dal supporto del sopra nominato quartetto Solis. A questo punto le strade si dividono ed i contenuti del CD e del DVD sono diversi: nel secondo compaiono la trascinante (e poco più) "Si Può Fare", seguita dal momento di improvvisazione e medley "Siena Rock Jam" e dalla dimenticata da tempo "Promenade the Puzzle", interpretata da un istrionico ed esagitato Di Cioccio; il CD, al posto di tutto questo, offre semplicemente una cover di un brano di De André ("Un Giudice"). Le strade si riuniscono all'altezza di "Mr 9 till 5", proseguendo col "Siena Violin Jam" (in cui come ovvio Pagani dà il meglio di sé e Lucio Fabbri si unisce sul palco ad infoltire la combriccola), per chiudere, come di consueto nei concerti della PFM, con i classici "E' Festa" e "Se Le Brescion".
Manca un bel po' di materiale, compresa "Impressioni di Settembre", richiesta a gran voce per il bis, che un Progger avrebbe sicuramente barattato con alcune delle scelte proposte... Ma non si può avere tutto dalla vita. Si poteva forse fare a meno anche dei bonus contenuti sul DVD: un video animato sulla musica di "Promenade the Puzzle" ed una collection di scatti fotografici presi prima e durante il concerto: tutta roba che può far sorridere per qualche secondo ma che lascia il tempo che trova.
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