|
PORN SWORD TOBACCO |
Explains freedom |
City Centre Offices |
2005 |
SVE |
|
Un disco che sembra essere scritto apposta per sollevarci da una poco salutare frenesia urbana ed immaginarci sommersi nel bel mezzo della natura scandinava, il secondo album di Porn Sword Tobacco, alias Henrik Jonsson, "Explain Freedom", uscito ad un anno di distanza dall'omonimo mini cd d'esordio, è un piccolo gioiello artigianale di musica idilliaca e sognante, stravagante quanto basta per giustificare il bizzarro pseudonimo di Jonsson. "Explain Freedoom" si ispira principalmente all'ambient music più classica, musicisti come Brian Eno, Harold Budd e Vangelis, sono sicuramente fra i maggiori punti di riferimento per Henrik Jonsson, però questo simpatico musicista svedese non si riduce al solito esercizio manierista di ripasso dei grandi classici del passato, ma ha la giusta sensibilità naif, unita ad un certo ingegno strumentale, per crere qualcosa di singolare e convincente. I sedici brani dell'album (con l'aggiunta di tre bonus track nella versione in cd) creano un'atmosfera brumosa, crepuscolare e, nel contempo in un'estetica low-fi un pò polverosa, un gradevole ritorno verso certe atmosfere synth-pop futuriste da fine settanta-primi anni ottanta. A parte l'unico brano cantato, "Futuristic Rasta Money", curioso rasta-pop psichedelico e robotico per voce e sintetizzatore, "Explains Freedom" è interamente strumentale: l'apertura è affidata alla placida e distesa melodia mellotronica di "Eudaimonia", perfetta introduzione per un album che vuole situarsi in un confine immaginario fra la veglia e la fase rem... Senza grandi sbalzi, procediamo in punta di piedi con la serena melodia notturna per pianoforte e tastiere di "Soft Airgun&Electric", il teso e desolato minimalismo di "Talk Is Cheap, Swords are Sharp", le sottili nevrosi per synth in "Carl Zeiss Driving to Work"; il gioco orchestrale romantico-decadente di "Old Booze, New Friends" sfiora ambizioni da colonna sonora cinematografica, l'inquietante ed enigmatica T"o Med Skogen Hem" ci conduce lontano verso terre incontaminate, come anche la delicata ballata per chitarra acustica ed organo in "Folkhemmet". Un disco da scoprire piano piano, senza fretta, Henrik Jonsson ha concepito un'opera che si rivolge al cuore ed alla mente di chi sa ascoltare... se c'è qualcuno che ama ancora sognare durante l'ascolto di un disco, "Explains Freedom" è il titolo ideale per liberare la propria fantasia ed immaginazione.
|
Giovanni Carta
|