Il senso dell'umorismo non manca sicuramente a questo quintetto jazz-rock statunitense, giunto dopo cinque anni dal debutto omonimo al secondo album, "Lincoln Memorial", uscito sotto etichetta Abstract Logix. Sotto la guida del chitarrista Jimmy Herring, noto specialmente per i suoi trascorsi con la Aquarium Rescue Unit di Bruce Hampton e con l'Allman Brothers Band, i Projext X hanno registrato "Lincoln Memorial" rigorosamente dal vivo in studio, come un'unica jam session di oltre settanta minuti quasi del tutto improvvisata. L'interazione e l'equilibrio fra i musicisti, nell'esecuzione di una musica formalmente costruita sulle dissonanze e su situazioni in costante bilico fra un cinismo espressivo distaccato ed una nevrotica e cinetica energia, mosta un talento ed una bravura tecnica di ottimo livello: sospesi in una sorta di trip artistico che richiama alle diverse sfaccettature del jazz, dal be-bop alle convulsioni free, fusion di alta maniera, senza escludere momenti di contaminazioni dal retrogusto vagamente etnico, avantgarde ed anche puramente caotiche, i Project X sembrano volerci dare, con ironico disincanto ed una certa inquietudine, una loro personale ed audace interpretazione dell'America contemporanea. Dietro la guida di Jimmy Herring, i Project X sono composti dal sassofonista Greg Osby, attivo nel giro della Blue Note Records, dal pirotecnico batterista Jeff Sipe (fra gli altri ha suonato con uno dei più recenti esponenti della chitarra jazz, Phil Lesh), dall'avvolgente basso di Ricky Weller e dal tastierista-pianista Jason Crosby.