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POP MAŠINA |
Kiselina |
RTB Records |
1973 (Wydawnictwo21 2000) |
SRB |
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Fra le produzioni più interessanti legate alla fu Jugoslavia sicuramente rimarrà nella memoria degli appassionati il debutto discografico di questo trio, la cui foto di gruppo figurava nella copertina del vinile originale, sostituita in questa ristampa dal disegno di una strana locomotiva a tastiere. Scelta curiosa per rappresentare graficamente la musica di questo gruppo, visto che di tastiere non ce n'è quasi neanche l'ombra! O meglio ancora, possiamo apprezzare il suono dell'organo su un'unica traccia, la seconda, e in un altro paio di episodi il piano elettrico, strumenti questi suonati entrambi da Slobodan Marković, uno dei tanti guest musicians che arricchiscono l'altrimenti scarno sound della band.
L'album si fa apprezzare principalmente per il suoi impasti sonori ruvidi e diretti, che poggiano su poche idee ben precise: una base ritmica trascinante, con il basso di Robert Nemeček (principale compositore del gruppo) sempre in evidenza, e riff di chitarra energici. La traccia di apertura, "Na drumu za haos" (sulla strada del caos) è uno dei pezzi di maggiore presa: uno hard rock con bellissime spinte dinamiche e linee melodiche che rimangono in testa praticamente da subito. La voce di Zoran Božinović (che si occupa anche delle parti di chitarra) è acidula ma gradevole ed i suoni hanno un effetto spontaneo. Sugli stessi ritmi si muove la traccia successiva, "Pesma srećne noći" (canzone della buonanotte) alla quale l'impasto caldo dell'organo Hammond dona un impatto quasi southern. Un fascino particolare lo posseggono quelle tracce costruite sulla chitarra acustica, sfumate e notturne, con cori eterei dagli aloni lisergici. Accade così nella melodica "Mir" (pace), in "Povratak zvezdama" (ritorno alle stelle), una ballad dalle atmosfere quasi Floydiane, o ancora "Slika iz proślih dana" (Immagine del passato) con delle bellissime linee di flauto. La gradevolissima "Tražim put" (sto cercando la via) si mette in evidenza per i suoi riff vincenti con un assolo centrale di chitarra coinvolgente e una ritmica calda, dal fascino quasi esotico, costruita con le congas.
Questa ristampa, purtroppo edita in una tiratura limitata di 500 copie, è completata da ben 4 bonus tracks, registrate sempre nel 1973, di qualità grossomodo sovrapponibile a quelle proposte nell'album vero e proprio. Spicca in particolar modo "Promenićemo svet" (cambieremo il mondo) con inserti di sitar e tabla che aggiungono un tocco di misticismo nel contesto di uno hard rock sanguigno e spontaneo. Il gruppo ha realizzato un secondo album nel 1975, "Na Izvoru Svetlosti" ed esiste inoltre un album dal vivo, "Put ka suncu", stampato l'anno successivo.
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Jessica Attene
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