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PAGEANT |
La mosaïque de la rêverie |
Made In Japan |
1986 (Musea - 1997) |
JAP |
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Dimenticatevi dei cantati e concentratevi sulla musica. Questo è un signor disco. Melodico, elegante, sontuoso ma non stucchevole, suonato con una strumentazione all'altezza ed eseguito da ottimi musicisti, abili nell'alternare al meglio i momenti acustici e le incalzanti progressioni elettriche per creare una mistura mutevole e mai statica. In poche parole, la quintessenza del prog sinfonico. Dicevo però dei cantati... se in alcuni frangenti le voci (maschile e femminile) si amalgamano adeguatamente con la musica, in molte situazioni vorrei veder ricacciate in gola a Ikkou Nakajima e Hiroko Nagai quelle maledette nenie orientali che rimangono, nonostante i sinceri tentativi di integrazione, come un tassello inesorabilmente sbagliato del mosaico. Niente in contrario con coloro che si esprimono nella propria lingua, ma i cantati giapponesi in un contesto tipicamente europeo, come quello offerto da questo disco, stridono come unghie su una lavagna. O forse sono io ad essere il solito occidentale insofferente. Prescindendo da questa mia personale antipatia, l'opera di esordio dei PAGEANT merita sicuramente di essere ascoltata. Il motivo lo potete trovare in brani come "La mosaïque de la rêverie", "Rires dans la nuit" o "Un ciel de celluloïde".
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Riccardo Maranghi
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