Home
 
PANGÆA A time and a place Musea 2003 USA

Non avevo avuto modo di ascoltare questa band in precedenza; i suoi due album precedenti venivano descritti in maniera moderatamente positriva, appartenendo al filone del Prog americano (pomp, qualcuno lo definisce) ma con bei momenti di Prog sinfonico elaborato. Questo "A time and a place" si presenta subito in quest'ottica, potendo vantare la produzione di Robert Berry, con una bella copertina e una professionalità invidiabile. La musica che vado a scoprire non sorprende, visto quanto avevo letto del gruppo: l'apertura è affidata a "Something happened yesterday", seguita dalla lunga "The journey", una mini-suite di 10 minuti che ci presenta le caratteristiche principali della band, ovvero un solido new Prog dalle sonorità americane ma che non disdegna qua e là momenti di maggiore complessità e soprattutto buon senso della melodia. Forse di dischi come questo ne abbiamo sentiti parecchi, ma i PANGÆA svolgono il loro compito in maniera egregia e la musica si snoda, pur senza grossi sussulti, in maniera fluida e godibile. Riferimenti precisi possono essere cercati in bands come Styx e Starcastle, con tocchi e sonorità floydiane, e ognuno di voi può fare le proprie considerazioni in base ai gusti personali. Non si può negare che il gruppo abbia sonorità un po' commerciali e ruffiane (più del predecessore, pare); spero che ciò non sia indice di un nuovo corso così indirizzato ma, ad ogni modo, questo CD non è disprezzabile.

 

Alberto Nucci

Italian
English