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RENAISSANCE In the land of the rising Sun White Dove Records/Northern Lights Music 2002 UK

Dopo la buona prova di "Tuscany" i Renaissance si cimentano nel terzo live della loro gloriosa carriera. Ancora una volta un doppio album (dopo "Live at Carnegie Hall" e "King Biscuit Flower Hour") che stavolta contiene la registrazione di un concerto tenuto il 16 marzo 2001 a Tokyo. Si tratta di una bellissima esibizione, con il gruppo in gran forma che regala quasi due ore di grande musica.

Per l'occasione i Renaissance si presentano con la divina Annie Haslam, la cui voce cristallina non è stata scalfita minimamente dagli anni che avanzano, la compatta sezione ritmica formata da Terence Sullivan e David Keyes; Michael Dunford, che conferisce delicatezza con la chitarra acustica, e una coppia di ottimi tastieristi che rispondono ai nomi di Mickey Simmonds e Rave Tesar. Si rivela particolarmente azzeccata proprio quest'ultima scelta, in quanto con due musicisti impegnati ai tasti d'avorio si riesce a ricreare quel suono maestoso che ha sempre caratterizzato la musica dei Renaissance senza far rimpiangere l'assenza dell'orchestra. Il primo dischetto si apre con la classicissima "Carpet of the Sun"; la band sembra partire un po' tirata, ma cresce rapidamente e man mano che va avanti la sua esibizione diventa sempre migliore. Altri due brani della produzione degli anni '70, "Opening out" e "Midas man", precedono lo spazio dedicato ad alcune canzoni dell'ultimo album, alla celebre "Northern lights" e a due momenti che vedono in primo piano il repertorio solista della Haslam, cioè "Ananda" e quella "Moonlight shadow" oldfieldiana che tanto successo ebbe negli anni '80, qui presentata con un discreto riarrangiamento.

Il secondo cd si basa soprattutto sui classici degli anni '70 (eccetto "One thousand roses" tratta da "Tuscany"): "Mother Russia", "Trip to the fair", "I think of you" e "Ashes are burning" sono brani meravigliosi, suonati con la classe e l'eleganza di sempre. "Ashes are burning", in particolare, è presentata nella lunghissima versione di quasi venti minuti che dal vivo permette a tutti i componenti del gruppo di avere il loro "momento di gloria" sul palco, anche se come sempre l'attenzione maggiore finisce sulla Haslam che può offrire un saggio della sua bravura con quegli acuti che raggiungono vette inarrivabili grazie alla sua straordinaria estensione vocale. Un bellissimo live, quindi, che non può essere certo paragonato ai vecchi dischi dal vivo dei Renaissance, ma che mostra una band sicuramente in salute e che può offrire un repertorio ed una musica di straordinaria bellezza. L'unico problema è che questo doppio cd esce per ora solo per il mercato giapponese. Speriamo che, come accaduto anche con "Tuscany", venga pubblicato anche in Europa.

 

Peppe Di Spirito

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