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CURTIS REID Omniumgatherum Gateway 2002 USA

Nel secondo album di questo chitarrista americano (non so nel primo...) si può trovare un po' di tutto: fusion, guitar rock, Prog sinfonico, blues, fusion... veramente un artista eclettico, bisogna dire! La mia idiosincrasia per le banalità di alcuni di questi generi mi fa storcere inizialmente la bocca, ma bisogna onestamente dire che piano piano il CD riesce a catturare l'attenzione, alternando un pezzo di blues 'gnorante a una delicata prestazione acustica. Alla festa dell'eclettismo partecipa attivamente anche Guy LeBlanc dei Nathan Mahl (e dei Camel) col suo Hammond, così come altri validi musicisti, ché non si pensi di esser di fronte al lavoro di un uomo solo. Di sinfonico non c'è molto in questo disco, e anche di Prog in senso più allargato c'è poco; di buona musica invece si può avere una buona rappresentazione, e il brano di chiusura, checché si possa aver pensato di quanto ascoltato nei 30 minuti precedenti, ci lascia con un buon sapore in bocca. In definitiva si tratta di un album ben suonato sicuramente, ma anche ben presentato ed accattivante, in cui l'alternanza di stili cui accennavo all'inizio non viene presentata in maniera confusa ma riesce a catturare il nostro apprezzamento.

 

Alberto Nucci

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CURTIS REID Curtis reid 1999 

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