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RSC Parakletos Ars Mundi 1998 POL

Un disco piuttosto strano e contraddittorio questo secondo lavoro dopo la riformazione degli RSC. Strano perché nel primo album dopo-resurrezione il gruppo non si era molto discostato dal rock prodotto nei primi anni della sua carriera (in stile ELO, Kansas...). Per questo "Parakletos" è stato evidentemente deciso di dare una decisa sterzata alla musica del gruppo, facendo però non uno, ma molti passi indietro. Il grosso delle composizioni del disco si orienta verso un rock sinfonico piuttosto in linea con certe cose dei Pink Floyd, con una chitarra blueseggiante che sovente domina delle atmosfere estremamente ampie e rarefatte. La mini-suite iniziale "Polskie dzieci izraela", caratterizzata tra l'altro da ottimi tappeti d'organo, promette qualcosa di buono, ma le composizioni successive danno duri colpi a queste speranze. Esse si basano su una o due idee ripetute ed ampliate a dismisura, fino a stuccare inevitabilmente chi ascolta, senza che ne nasca peraltro granché di buono. Peccato... mi aspettavo buone cose da questo storico gruppo.

 

Alberto Nucci

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RSC Czas wodnika 1996 

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