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RAJNA The heady wine of praise Holy Records 2001 FRA

Inizialmente ho avuto qualche remora nel proporvi e consigliarvi questo disco all'interno di Arlequins, probabilmente a causa della proposta musicale in sé spesso sbrigativamente e spropositamente riconosciuta dai più come gothic music... ma si sa, i confini della musica progressiva sono ben più ampi di quanto l'ascoltatore medio possa pensare e quindi eccomi a presentarvi questo bel disco di musica in classico stile 4AD, dove il maggior punto di riferimento musicale non sono Dream Theater, Transatlantic e simili ma i Dead Can Dance, ovvero quando la musica si mette al servizio dell'animo e del cuore e non si riduce a sterili esercizi da indigestione acuta. Tanto per essere chiari i Rajina sono tre francesi (di cui una cantante) tanto innamorati dell'estremo oriente da registrare il loro secondo ed ultimo disco "The heady wine..." in un monastero tibetano e la musica non poteva che ispirarsi al misticismo di quelle terre lontane in un susseguirsi di suggestioni sonore di rara bellezza ed intensità. Sia chiaro, ci troviamo di fronte ad un opera di musica etnica contaminata in cui la strumentazione e le sonorità caratteristiche dell'oriente entrano in simbiosi con un visionario lirismo dai tratti marcatamente occidentali, grazie anche ad un frequente utilizzo sinfonico ed oscuro delle classiche tastiere. Certo, i riferimenti ai Dead Can Dance sono palesi sin dalla presenza di una loro cover, "Cantara", ma i Rajna mantengono una certa personalità di fondo e senza proporre nulla di particolarmente innovativo riescono a convincere appieno senza annoiare, cosa importantissima per il tipo di musica. Magari "The heady wine..." rischia di rimanere un lavoro destinato ad una ristretta cerchia di appassionati e questo sarebbe un peccato soprattutto per il popolo progressivo, sempre in continua ricerca ed evoluzione... o no?!?!

 

Giovanni Carta

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